Sorprendenti. Questo l’aggettivo con quale definire le due sessioni di prove libere del Gran Premio di Singapore, quattordicesima tappa del Mondiale di Formula 1 2015. Nella prima sessione, Rosberg beffa Hamilton. Ma nella seconda sugli scudi salgono Red Bull e Ferrari, con Kvyat che brucia Räikkönen. Leggermente più indietro le Mercedes.
Nella sessione mattutina, le Mercedes hanno staccato i primi due migliori tempi. Un risultato che però presenta due novità. Innanzitutto, al primo posto si è issato Nico Rosberg. Il tedesco ha girato in 1’47″995, precedendo di poco più di tre decimi di secondo Lewis Hamilton. L’altra novità riguarda i distacchi della concorrenza, che non sono così dilatati come è avvenuto solitamente in stagione. Terzo posto per Daniel Ricciardo su Red Bull, staccato di tre decimi. Poi, le Ferrari, con Vettel che ha preceduto Räikkönen. Quattro e cinque decimi i distacchi dei ferraristi. Completano la “Top 10” Hülkenberg su Force India, le Toro Rosso di Sainz e Verstappen, la Lotus di Maldonado e un redivivo Fernando Alonso su McLaren. Indietro le Williams, con Bottas e Massa rispettivamente al 14esimo e al 17esimo posto. Esordio col botto in Formula 1 per Alexander Rossi. Nel vero senso della parola. Il pilota statunitense di origine italiana, chiamato a sostituire Mehri sul volante della Marussia, ha spalmato la sua vettura sulle barriere.
Situazione quasi del tutto ribaltata nella seconda sessione. A far notizia sono i distacchi, più che i tempi. I primi otto piloti racchiusi in un fazzoletto di otto decimi. E poi, anche la classifica fa strabuzzare gli occhi. Per trovare la prima Mercedes, quella di Hamilton, bisogna scendere al quarto posto. Chiude in vetta il russo della Red Bull Danil Kvyat, che ha staccato il miglior tempo in 1’46″142. Secondo posto per Kimi Räikkönen, che porta la Ferrari a soli 39 millesimi da Kvyat. Seguono nell’ordine Ricciardo, Hamilton, Vettel, Pérez, Rosberg e Alonso. Posizioni “insolite” per i due piloti della Mercedes anche dovute a loro errori nei giri veloci. Per quanto riguarda la parte della sessione dedicata alla simulazione gara, le Red Bull sono apparse davvero competitive, seguite dalla Ferrari. La Mercedes sembrerebbe più indietro, ma è opinione degli addetti ai lavori che le “Frecce d’argento” stiano nascondendo il loro vero potenziale. Per saperlo, l’appuntamento è alle qualifiche, che scatteranno alle 15 ore italiane.