Clamoroso dalla Svizzera: con un comunicato stampa ufficiale, la Swiss Football League ha reso noto che il Tribunale dei ricorsi ha ridotto la maxi squalifica inflitta ai due giocatori del Lugano Djuric e Rossini (dodici giornate in prima istanza, più 8.000 Franchi di ammenda a testa), per la vicenda dei premi a vincere pagati, nello scorso torneo di Challenge League, ad alcuni giocatori dello Sciaffusa (ne avevamo parlato diffusamente qui). La squalifica è stata ridotta a sole due giornate (una già scontata nei 32/simi di Coppa svizzera con il Castello), e l’ammenda ridotta da 8.000 a 5.000 Franchi.
A caldo, il presidente del Lugano Renzetti, sentito da Ticinonews, ha dichiarato: “Siamo sollevati, è una vittoria di tutti e soprattutto dell’Avvocato Brenno Canevascini e del suo collega Andrea Rotanzi, che hanno svolto un ottimo lavoro. Per noi sono stati momenti difficili: ci avevano etichettato in maniera brutta, e questo ci riabilita. Sono felice anche per Rossini, che spero si possa liberare mentalmente. Questa sentenza lo aiuterà anche nel contenzioso con lo Zurigo”. A tale proposito, infatti, ricordiamo che lo Zurigo, precedente proprietario del cartellino del centravanti ticinese, oltre ad avere rescisso il contratto, aveva chiesto un risarcimento danni di 250.000 Franchi.
Soddisfatto l’avvocato Canevascini, difensore dei due giocatori: “Abbiamo sempre pensato che le dodici giornate fossero troppe” ha dichiarato ai cronisti di Ticinonews, “però è chiaro che una riduzione così era difficile da immaginare. Il ricorso era difficilissimo ma se l’abbiamo fatto è perché io e il mio collega Rotanzi avevamo delle convinzioni.” Alla domanda se il fatto sia o meno da considerarsi grave, il legale ha risposto così: “Diciamo che il fatto di stimolare qualcuno che non ha più obiettivi a vincere è lesivo dell’etica sportiva. La Commissione ricorsi ha inoltrato invitato la Swiss Football League a specificare meglio l’articolo del regolamento, che è piuttosto labile”.
La sensazione è che si sia trattato, più che altro, di un problema procedurale: il Tribunale dei ricorsi ha probabilmente preso atto della forte disparità tra le condanne inflitte ai giocatori del Lugano (squalifica di 12 giornate più ammenda) e quella invece subita dai giocatori dello Sciaffusa (la sola sanzione pecuniaria). Probabilmente, questo episodio servirà a riscrivere la norma. Entrambi i giocatori, quindi, scontata la squalifica nel derby di Coppa con il Bellinzona, potranno tornare a disposizione di Zeman già dal prossimo incontro di campionato, a Cornaredo contro lo Zurigo.