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Primera División, 24/a giornata: il Boca si prende Superclásico e vetta, marea Roja su Avellaneda, immenso Huracán

La prima storica Fecha Clásica della Primera División si apre sabato con il trionfo dell’Indipendiente sul Racing. L’Acádemia subisce un pesantissimo 3-0, dice addio ai sogni di confermare il titolo vinto l’anno scorso e prosegue il suo digiuno al Libertadores de América, dove non vince dal 2001. Grande prova della squadra di Pellegrino: vantaggio dell’interessantissimo classe 1994 Martín Benítez al termine di una bella azione corale orchestrata con Toledo al 33′, raddoppio altrettanto straordinario di Méndez (che uscirà poi in lacrime emozionato e applaudito dai suoi tifosi al momento della sostituzione) su calcio di punizione e chiusura dei conti di Vera di testa in tuffo. Pessima la prova di un Racing mai in partita e in inferiorità dal 35′ per l’espulsione di Acuña, che vede così salire a 23 i successi “di differenza” con gli odiati rivali e conferma la maledizione del Libertadores de América. Festa grande invece per l’Independiente sugli spalti, in campo e negli spogliatoi. Ganó, gustó, goleó: le tre “G” di un Clásico Rojo.

L’impresa della 24/a giornata è però quella di un immenso Huracán, che si presentava al Clásico de barrio senza  successi da più di un mese e al 26esimo posto in classifica. Come se non bastasse, l’avversario era ovviamente il San Lorenzo: capolista e reduce dalla vittoria per 1-0 nello scontro diretto sul Boca Juniors. Al Florencio Duco però la squadra allenata da Eduardo Domínguez ha sfoderato una prestazione straordinaria confermando il detto che in un Clásico la classifica e i momenti di forma non contano praticamente nulla, dominando letteralmente l’incontro e vincendo meritatamente per 1-0: il Globo torna così a battere il Ciclón cinque anni dopo l’ultima volta. Dopo le grandi occasioni di Ábila (splendida semi-rovesciata che si è stampata sulla traversa) e Borghello (diagonale destra sul palo), il gol decisivo: al 72′ Toranzo beffa Torrico (colpevole nell’occasione) con un calcio di punizione dalla destra e fa esplodere di gioia tutto Parque Patricios. Male il San Lorenzo, che ha chiuso con due espulsi (Buffarini e Caruzzo) e dovrà dimenticare velocemente questa sconfitta per continuare la sua strada verso il titolo.

Tante erano le aspettative sul Clásico de la Plata che apriva il programma domenicale, anche se alla fine in realtà Estudiantes e Gimnasia si sono divise la posta in palio giocando un tempo a testa e non regalando più di tanto spettacolo ai tifosi. Il Lobo è stato nettamente superiore nel primo tempo, in cui ha pressato molto gli avversari e si è portato in vantaggio con la rete di Meza, bravo a insaccare di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Cosa che non era stato altrettanto abile a fare pochi minuti prima, quando si era divorato un incredibile gol davanti a Hilario Navarro. L’Estudiantes ha accusato il colpo e ha cambiato attitudine solo nella ripresa con l’ingresso di Mendoza per Barbona e l’arretramento di Fernández. Il Pincha è subito stato più propositivo in attacco, costringendo il GInasia ad agire di rimessa. Il meritato pareggio è arrivato al 60′, quando Jara ha sfruttato nel migliore dei modi il traversone dalla sinistra di Álvaro Pereira. La squadra allenata da Gabriel Milito ha cercato con più insistenza i tre punti, senza però riuscire a costruire altre vere occasioni per mettere ko il Gimnasia: il pareggio alla fine è stato il risultato più giusto.

Pareggio
anche a Rosario, dove Central e Newell’s Old Boys si sono dati tante botte senza riuscire a sbloccare il risultato in una partita piuttosto deludente dal punto di vista dello spettacolo. I gialloblù perdono una grande occasione per restare vicini alla vetta del campionato rischiando di dire addio alla lotta per il titolo. Non ride però neanche il Newell’s, che non vince il Clásico da otto sfide e arrivava da due sconfitte consecutive. La squadra di Coudet è stata quella che ci ha provato di più, anche se a costruire la prima occasione da gol sono stati i rossoneri con l’inossidabile Maxi Rodríguez. Da questo momento in poi. il Newell’s ha giocato per lo più in contropiede, avviandosi alle giocate di Pinola. Idee più chiare per un Central autore di un eccellente stagione e che ha avuto anche in questa occasione in Marco Ruben il suo giocatore più pericoloso. Il capocannoniere canalla non è riuscito però a gonfiare la rete e i tifosi presenti al Gigante de Arroyito non hanno potuto festeggiare.
Nessun gol neanche nel Clásico de Santa Fe. Colón e Unión hanno provato con insistenza a fare loro la partita più importante dell’anno in città, non riuscendo però nel loro intento. Meglio nel complesso il Sabalero, che ha dovuto però fare i conti con la grande giornata del portiere biancorosso Nereo Fernández.
Ovviamente, anche alla luce della sconfitta del San Lorenzo, l’incontro più atteso era però il Superclásico del Monumental tra River Plate e Boca Juniors. A decidere una partita piuttosto brutta, “presentata” dai tifosi Millonarios con una coreografia incentrata sul Giappone (dove il River giocherà a dicembre il Mondiale per club) e sull’ormai famosa vittoria sui rivali in Copa Libertadores, è stato un infortunio. Esatto, avete letto bene: al 3′ Gago si fa male ed è costretto a lasciare il campo. Al suo posto entra Lodeiro, che al 18′ segna quello che sarà l’unico gol del Superclásico. Il River ha la colpa di non essere riuscito a costruire molto e di aver sprecato le uniche occasioni avute (incredibile la parata di Orión su Alario alla fine del primo tempo), giocando una delle partite più brutte della gestione Gallardo e dimostrando di non averne probabilmente più dopo lo sforzo fatto in Copa Libertadores. Il Boca ringrazia e, senza fare un granché, si prende la vetta della classifica in solitaria (due punti di vantaggio sul San Lorenzo, sei sul Rosario Central) quando mancano cinque giornate al termine del campionato. Il calendario è dalla parte degli Xeneizes, che avranno come unica sfida realmente complicata quella dell’ultimo turno (che potrebbe essere anche ininfluente) sul campo del Rosario Central. Il bilancio stagionale tra River e Boca si chiude con due vittorie a testa: la squadra di Gallando si è aggiudicata le partite di Copa Libertadores; quella di Arruabarrena le due di campionato.
A chiudere però il ricco programma delle sfide tra rivali sono state Lanús e Banfield, protagoniste del Clásico del Sur. Il Taladro guidato in maniera eccellente quest’anno da Almeyda si è confermato in ottima forma, battendo il Granate 1-0 ed espugnando così la Fortaleza grazie al gol al 40′ realizzato da Cuero.
Nella giornata dedicata ai derby, ci auguriamo di rivedere presto anche il bellissimo e caldo Clásico cordobés. Il Belgrano (1-1 sul campo dell’Atletico de Rafaela) sta facendo ottime stagioni da quando è tornato nel massimo campionato; la speranza è di poter rivedere presto in Primera División il Talleres, ora in terza divisione nel Torneo Federal A. La sfida tra il Pirata e la T è da sempre sinonimo di grande spettacolo in campo e sugli spalti e non vediamo l’ora di rivedere le due squadre di Cordoba, la seconda città più grande di Argentina, tornare ad afffrontarsi.

 

PRIMERA DIVISIÓN — Risultati 24/a giornata (Fecha Clásica)

Venerdì

Defensa y Justicia-Arsenal 1-0 (21′ Isnaldo)

Sabato

Nueva Chicago-Argentinos Juniors 1-2 (11′ Navarro (A), 76′ Giménez (C), 82′ Cabrál (A))
Independiente-Racing 3-0 (33′ M. Benítez, 82′ Méndez, 86′ Vera)
San Martín (SJ)-Godoy Cruz 1-2 (24′ Toledo (S), 70′, 76′ rig. Fernández (G))
Huracán-San Lorenzo 1-0 (72′ Toranzo)
Olimpo-Sarmiento 1-0 (77′ Acuña)
Atlético de Rafaela-Belgrano 1-1 (78′ Parra (A), 89′ Márquez (B))
Tigre-Vélez 3-0 (19′ F. González, 57′ F. Sánchez, 89′ Wilchez)

Domenica

Rosario Central-Newell’s Old Boys 0-0
Estudiantes-Gimnasia 1-1 (22′ meza (G), 60′ Jara (E))
Colón-Unión 0-0
River Plate-Boca Juniors 0-1 (18′ Lodeiro)
Lanús-Banfield 0-1 (40′ Cuero)

Lunedì

Aldosivi-Crucero del Norte 2-0 (6′ Luguercio, 57′ Capurro)
Temperley-Quilmes 0-0

CLASSIFICA PRIMERA DIVISIÓN ARGENTINA