Se ieri era andato tutto da programma, la seconda metà degli ottavi di finale si è subito aperta con una sorpresa: crollo verticale della Croazia al cospetto di una Repubblica Ceca che non le concede nulla e domina in lungo e in largo. Nella seconda partita della giornata, una coriacea Finlandia fa soffrire la Serbia per tre quarti, dovendo poi arrendersi alla fisicità superiore dei balcanici; nella partita più attesa della giornata alle nostre latitudini, grande prestazione degli Azzurri che prima vincono e poi stravincono (52-82) contro Israele, anche se c’è preoccupazione per un infortunio al polpaccio di Bargnani. Nei quarti di finale, l’Italia affronterà la Lituania, uscita vincitrice dalla sfida serale contro una Georgia combattiva fino alla sirena finale.
Croazia-Repubblica Ceca |
La Repubblica Ceca è una squadra cui il talento non manca, ma sulla carta si dovrebbe pensare a un destino segnato in favore la Croazia: beh, contrariamente alle attese si è visto un autentico dominio ceco, con i ragazzi di Velimir Perasović capaci di sbagliare due tiri su tre. Poche idee, poca squadra: solo 13 assist, contro i 27 per Satoranský e compagni; ben 24 perse (i cechi solo 12). Con questi numeri, con questo gioco, impossibile sperare di entrare tra le migliori: a maggior ragione se a metà partita si è già a -17. Ed è all’inizio del terzo periodo che si spegne l’ultima speranza: serviva una reazione, invece nel primo minuto arrivano subito una palla persa di Rudež e l’infortunio (distorsione) che toglie definitivamente Krunoslav Simon dal campo: il giocatore dell’Olimpia Milano esce dal campo, e con lui se ne vanno le residue velleità di una Croazia umiliata in tutti i particolari. Dopo l’indipendenza, per la prima volta la Repubblica Ceca arriva agli ottavi: sugli scudi, citiamo il solito Veselý (20 punti, 13 rimbalzi).
CROAZIA-REPUBBLICA CECA 59-80 (13-20, 31-48, 43-65)
Croazia: Bilan 4, Bogdanović 12, Draper, Hezonja 10, Rudež, Šarić 4, Simon 9, Stipčević 8, Tomas ne, Tomić, Ukić 10, Žorić 2. All.: Velimir Perasović.
Repubblica Ceca: Auda 9, Bartoň 3, Benda 11, Houška ne, Hruban, Jelínek 13, Pumprla, Satoranský 10, Schilb 12, Šiřina, Veselý 20, Welsch 2. All.: Ronen Ginzburg.
Arbitri: Fernando Rocha (POR), Eddie Viator (FRA), Benjamin Jiménez Trujillo (ESP).
Serbia-Finlandia |
Davide contro Golia, la Finlandia di Dettmann contro la Serbia che fin qui ha asfaltato chiunque: forse il giorno di pausa ha tolto un po’ di ritmo ai ragazzi di Djordjević, che nella prima metà di partita non riescono a fare del tutto la differenza, mentre di certo ha galvanizzato Sasu Salin, autentico fattore in attacco. Alla lunga, però, la differenza fisica si fa sentire: un infortunio muscolare toglie Koponen dalla contesa, la Serbia che continua a dare palla ai lunghi: terminato il terzo quarto sul 71-64, Raduljica ha già all’attivo 27 punti. Il parziale decisivo a cavallo dell’ultimo intervallo breve, quando i serbi mettono a segno 12 cesti consecutivi: sfiorato il 60% al tiro nella partita. Onore delle armi per il già citato Sasu Salin: buon conoscitore del basket slavo (cinque anni all’Olimpia Lubiana, prima di trasferirsi in estate al Gran Canaria), stasera 26 punti, 4 rimbalzi, 2 assist e altrettante palle rubate.
SERBIA-FINLANDIA 94-81 (23-24, 48-43, 71-64)
Serbia: Bjelica 19, Bogdanović 10, Erceg 13, Kalinić 5, Kuzmić, Marković, Milosavljević 2, Milutinov, Nedović 4, Raduljica 27, Simonović 6, Teodosić 8. All.: Aleksandar Djordjević.
Finlandia: Ahonen, Cavén, Huff 6, Kaunisto, Koivisto, Koponen 11, Kotti 7, Lee 2, Murphy 12, Nuutinen 2, Salin 26, Wilson 15. All.: Henrik Dettmann.
Arbitri: Robert Lottermoser (GER), Borys Ryzhyk (UKR), Sérgio Silva (POR).
Israele-Italia |
C’era apprensione, nell’affrontare il Princeton offence che ha guidato i ragazzi di Erez Edelstein al secondo posto del girone A: un gioco fatto soltanto di letture, pieno di tagli che rendono tutto meno prevedibile che mai. E non soltanto un gioco di squadra, perché ci sono anche individualità interessanti come Omri Casspi (futuro compagno di Belinelli a Sacramento). Dopo un primo tempo dal rendimento altalenante, ma con il risultato sempre in controllo, la discreta partenza israeliana viene immediatamente bloccata da un super-parziale azzurro (19-4). Apprensione per un guaio al polpaccio occorso a Bargnani, che non è più sceso in campo nella seconda metà di gara; minuti in campo per tutti nell’ultimo periodo, inclusi Polonara e Della Valle.
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ISRAELE-ITALIA 52-82 (13-22, 30-40, 39-68)
Israele: Casspi 8, Dawson 1, Eliyahu 12, Fischer 5, Green, Kadir 4, Limonad, Mekel 20, Ohayon 2, Rothbart ne, Timor ne, Yivzori. All.: Erez Edelstein.
Italia: Aradori 2, Bargnani 7, Belinelli 14, Cinciarini 3, Cusin 2, Datome ne, Della Valle 8, Gallinari 6, Gentile 27, Hackett 6, Melli 5, Polonara 2. All.: Simone Pianigiani.
Arbitri: Matej Boltauzer (SLO), Sreten Radović (CRO), Jurgis Laurinavičius (LTU).
Lituania-Georgia |
La prima del girone D, ovvero la Lituania, contro la quarta del gruppo C, quella che si è ripresa quando era virtualmente eliminata. Partita equilibrata, che Kalnietis e compagni non riescono a scrollarsi di dosso malgrado a metà gara le percentuali li premino: 52% (13 su 25) contro 44%. Il fatto è che Valančiūnas non si accende: dopo una prima fase da 18 di media, mette a segno soltanto 3 punti nella prima metà di gara, senza neppure un rimbalzo, mentre in zona d’attacco georgiana vediamo la particolarità della tripla di Tsintsadze da 8 metri: alley-oop su cui Sanikidze non arriva, palla direttamente dentro e tanto di cappello. Tanta fatica per la Lituania, che per restare aggrappata alla partita deve affidarsi alle magie di un Mačiulis impressionante (7/7 da due, 2/3 da tre dopo i primi 30 minuti); la svolta all’inizio dell’ultimo periodo, quando Milaknis manda subito a segno una tripla e finalmente completa il sorpasso lituano, che Mačiulis consolida con una palla rubata. Le rotazioni ridotte e i problemi di falli portano gli uomini di Kokoskov a schierarsi a zona proprio quando devono inseguire: riagguantata la partita nell’ultimo minuto con due triple di Pullen e di Sanadze, ma è troppo tardi e il gioco dei falli sistematici premia la Lituania, che quindi mercoledì sera contenderà agli Azzurri un posto in semifinale.
LITUANIA-GEORGIA 85-81 (17-20, 39-40, 61-62)
Lituania: Gailius ne, Jankūnas 17, Javtokas 2, Kalnietis 11, Kavaliauskas ne, Kuzminskas 3, Lekavičius, Mačiulis 34, Milaknis 6, Sabonis ne, Seibutis 7, Valančiūnas 5. All.: Jonas Kazlauskas.
Georgia: Burjanadze, Lezhava, Markoishvili 6, Metreveli ne, Pachulia 23, Patsatsia ne, Pullen 12, Sanadze 6, Sanikidze 14, Shengelia 10, Shermadini, Tsintsadze 10. All.: Igor Kokoskov.
Arbitri: Luigi Lamonica (ITA), Milivoje Jovčić (SRB), Jakub Zamojski (POL).
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