Fare la formazione il venerdì o il sabato prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
Calendario alla mano, non ci fidiamo di Skorupski (sfiderà Higuaín, mica pizza e fichi), di Zaccardo (fermo da troppo), Rossettini (contro Éder e Muriel c’è poco da scherzare) e Stendardo (in ballottaggio perenne con Toloi e Paletta). In mezzo al campo evitiamo Benassi (rischia seriamente di dover dare forfait), Gucher (esordio magro in A per l’austriaco: due insufficienze e domani c’è la Roma), Hetemaj (contro la Juve) e Iturra (non è al meglio, ma Colantuono gli chiederà di stringere i denti). Davanti ancora pollice riverso per Wilczek (male nelle prime uscite, Lasagna e Mbakogu potrebbero soffiargli il posto), Gabbiadini (Sarri sembra preferirgli Callejón) e Meggiorini (non è sempre Pasqua e la Juve non è la Lazio).