Perotti, bentornato: ora Gasperini può sorridere
Finiti gli impegni con le rispettive Nazionali, i rossoblù sparsi per il mondo stanno lentamente ricompattando il gruppo. Ieri pomeriggio al centro sportivo Pio-Signorini di Pegli Gasperini ha fatto la conta e ha sorriso quando il dito ha indicato Diego Perotti: il miglior acquisto della sessione estiva genoana è proprio la riconferma del n.10, dato per partente già a giugno… L’infortunio muscolare rimediato sul campo dedito più alla mezzadria che al calcio di Vigo ha fatto slittare il debutto dell’argentino di un mese: un’eternità? Non proprio.
Andando a vedere i risultati della scorsa stagione, il periodo della sua assenza è coinciso con l’apogeo del Genoa: quattro giornate d’infortunio, tre vittorie schiaccianti a Milano (1-3), in casa con il Torino (5-1) e a Bergamo (1-4) e una sola sconfitta, quella di Roma per 2-0. Lungi dal pensare che senza Perotti il Grifone possa volare meglio, ma è un dato di fatto che la squadra abbia trovato dei nuovi equilibri utili. E tutto questo ha un nome e un cognome: Gian Piero Gasperini. Il mister di Grugliasco è riuscito a liberare mentalmente dalla dipendenza Perotti, deviando il flusso del gioco (tradizionalmente creato a destra e chiuso a sinistra) verso altre parti del campo.
Un capolavoro tattico che ha consentito il raggiungimento dei 59 punti in classifica e delle – tardive – lodi della stampa unita. Ci si accorge del bel gioco del Genoa ad aprile, solo quando scarseggiano gli argomenti agrodolci di Juventus, Milan, Roma, Inter… La nuova stagione mediatica è iniziata proprio com’era finita, anzi rinvigorita dal ritorno in patria – in prestito – di un campione delle prime pagine. Intanto a Pegli si costruisce di nuovo una squadra partendo dall’idea che un gruppo senza valori non ha futuro: e se a questo gruppo si aggiunge Diego Perotti in perfetta forma fisica allora la magia è probabile che possa ripetersi.