Non poteva contare su due punti facili, oggi, la Georgia contro la Grecia: troppo più forti i ragazzi di Katsikaris, e troppo più organizzati per lasciarsi sfuggire una partita mai in dubbio. Il girone di Zagabria ha già un padrone chiaro, e l’Europeo una sicura protagonista nella Grecia, che quest’oggi non ha avuto neanche bisogno di chiedere a Spanoulis. Nella prima partita, vittoria slovena su un’Olanda che ha il merito di provarci, e il limite di non averne granché. Nella partita serale, non c’è storia per la Macedonia: la generosità dei due Stojanovski, di Samardžiski e di Vlado Ilievski alla lunga non regge di fronte all’impatto fisico sotto le plance con i lunghi croati, che nel pitturato catturano ogni rimbalzo e convertono ogni canestro possibile.
Slovenia-Olanda |
Probabilmente la squadra più misconosciuta dell’Europeo, ma non una Cenerentola, questa Olanda: probabile che non porti più a casa i due punti nelle partite restanti, ma il dato di fatto è che ci prova sempre e mette in campo tutto ciò che ha. E cioè non abbastanza per avere ragione di una Slovenia più talentuosa ed esperta, ma a sufficienza per non morire mai: a cavallo tra secondo e terzo quarto, i ragazzi di coach van Helfteren hanno messo a segno un impressionante parziale di 16-0 (prima guidati da Smeulders, poi lanciati da Kloof, infine trascinati da Worthy de Jong) per la parità a quota 43. Poi l’esperienza, la malizia e il maggiore talento portano gli sloveni ancora avanti, fino ai tiri decisivi di Dragić (tripla del +5, sul 72-70, e poi comodo lay-up per chiuderla). Bravi Kloof e compagni a restare in partita malgrado le 16 palle perse (che agli sloveni sono fruttate ben 25 punti); migliore in campo un Prepelič di qualità (16 punti, 3/5 nelle triple, 6 assist, 5 falli subiti. Adesso, mentre la Slovenia aspetta Grecia e Macedonia (qualificazione fattibilissima), per l’Olanda arrivano greci e croati: probabile che sia finita qui, ma è stata comunque un’avventura bellissima.
SLOVENIA-OLANDA 81-74 (23-15, 41-29, 57-52)
Slovenia: Balažič 7, Blažič 13, Dragić 13, Joksimović 3, Klobučar 9, Nikolić 2, Omić 11, Prepelič 16, Rupnik ne, Slokar 4, Zagorac, Zupan 3. All.: Jure Zdovc.
Olanda: Akerboom 2, N. de Jong 6, W. de Jong 19, de Pagter ne, Franke ne, Kherrazi, Kloof 25, Norel 6, Schaftenaar 2, Slagter 0, Smeulders 14, Williams. All.: Toon van Helfteren.
Arbitri: Robert Lottermoser (GER), Jakub Zamojski (POL), Ilya Putenko (RUS).
Georgia-Grecia |
Una Georgia troppo brutta per essere vera; o almeno troppo brutta per sperare di qualificarsi. Dall’altro lato, una Grecia perfetta, che può permettersi di spianare gli avversari malgrado uno Spanoulis del tutto nullo (nessun tiro dal campo, 5 assist “compensati” da altrettante perse). Dopo i numeri del giocatore dell’Olympiakos, la seconda statistica da citare è il risultato a metà partita: 22-50, e calcoliamo che i primi 8 punti georgiani sono arrivati nei primi tre minuti e spiccioli; poi la Grecia mette la freccia, sorpassa e non si guarda più indietro, e quando Shengelia e compagni provano a rintuzzare è troppo tardi. Migliore in campo è Calathes, che crea per sé (19 punti) e per gli altri (ben 8 assist): se i (cosiddetti) comprimari fanno il bello e il cattivo tempo, sarà dura per tutti.
GEORGIA-GRECIA 68-79 (15-25, 22-50, 48-61)
Georgia: Burjanadze 3, Lezhava ne, Markoishvili 11, Metreveli ne, Pachulia 4, Patsatsia, Pullen 4, Sanadze 2, Sanikidze 10, Shengelia 20, Shermadini 9, Tsintsadze 5. All.: Igor Kokoskov.
Grecia: Antetokounmpo 12, Bourousis 4, Calathes 19, Kaimakoglou 8, Koufos 12, Mantzaris, Papanikolaou 5, Perperoglou ne, Printezis 3, Sloukas 3, Spanoulis 2, Zisis 11. All.: Fotis Katsikaris.
Arbitri: Benjamin Jiménez Trujillo (ESP), Sérgio Silva (POR), Zafer Yılmaz (TUR).
Croazia-Macedonia |
Per svegliarsi e cominciare a macinare il proprio gioco, la Croazia ha bisogno di qualche sberla: arriva qualche schiaffetto da una Macedonia generosa, capace di chiudere i primi due periodi in vantaggio, anche se soltanto di misura; poi la maggiore qualità e il fisico dei vari Šarić, Tomić e Žorić fa sì che la squadra biancorossa possa capitalizzare la dominanza sotto le plance: 38-20 i punti nel pitturato, 42-33 i rimbalzi. Troppo piccola e troppo corta la Macedonia, di fronte a una Croazia che finisce giocare solo 20 minuti, vincendola con un filo di gas, mandando quasi tutti a referto e portando 4 giocatori in doppia cifra (Šarić 15, Bogdanović 13, il solito Simon 12, Tomić 10).
CROAZIA-MACEDONIA 73-55 (15-18, 30-32, 52-42)
Croazia: Bilan, Bogdanović 13, Draper, Hezonja 1, Rudež, Šarić 15, Simon 12, Stipčević 7, Tomas ne, Tomić 10, Ukić 7, Žorić 8. All.: Velimir Perasović.
Macedonia: Brckov, Gjuroski 5, Hendriks0, Ilievski 7, Kostoski 3, Mladenovski 2, Samardžiski 10, Simonovski 5, Sokolov, D. Stojanovski 9, V. Stojanovski 9, Trajkovski 5. All.: Marijan Srbinovski.
Arbitri: Luigi Lamonica (ITA), Gentian Cici (ALB), Petri Mäntylä (FIN).
La classifica del girone C |
6 Grecia
5 Croazia, Slovenia
4 Olanda, Macedonia
3 Georgia
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