Dopo il dominio Mercedes a Spa e le polemiche sulle gomme Pirelli, si torna a correre nel Gran Premio d’Italia, e la discussione si sposta sulla pista: per capire se Monza abbia un futuro nel circus, e per vedere se Rosberg sarà in grado di impensierire il compagno di squadra Hamilton nella corsa al titolo. Una rottura al motore del tedesco sembra aver già fornito la risposta al secondo interrogativo.
In un circuito così veloce, dove il DRS garantisce soltanto 5-6 km/h in più, alla prima chicane si delineano le strategie per tutta la gara: dopo la grande qualifica di ieri, la Ferrari di Räikkönen parte solo con un paio di secondi di ritardo, vanificando la prima fila; Hamilton sfila regolarmente in testa, seguito da Vettel e dalle Williams; brutta partenza per Rosberg, costretto a scartare Kimi e perdere posizioni, per poi ritrovarsi solo sesto dietro Sergio Pérez. Problemi per le Lotus: Maldonado rientra ai box, Grosjean si ritira dopo pochi chilometri.
Kimi Räikkönen, ritrovatosi ultimo, subito spinge e al termine del primo giro è 14esimo, 12esimo un giro dopo, e dopo un sorpasso di potenza (senza DRS) ai danni di Ricciardo, insegue Sainz (partito benissimo e su gomme dure) per rientrare subito in zona punti. Se non fosse per il finlandese e per la lotta tra le Red Bull e Button (si giocano il decimo posto), la gara sembrerebbe già segnata, con Hamilton che guadagna circa mezzo secondo a giro su Vettel.
Ancora Räikkönen a scaldare gli animi quando completa la rimonta fino a raggiungere Rosberg; ma è anche il momento della sosta ai box, dopo la quale il finlandese rientra in ottava posizione. All’ingresso dei box un malinteso con Mehri rischia di rovinare la sua rimonta: il ferrarista rallenta e il pilota della Marussia, subito dietro, deve frenare fino a far fumare le gomme per evitare uno schianto che sarebbe stato clamoroso.
A metà gara, posizioni ormai congelate: i piloti girano tutti sugli stessi tempi, e i vantaggi sono cristallizzati (Hamilton ha 19 secondi su Vettel). A un giro dalla fine avviene il colpo di scena: Rosberg esce di pista per un problema al motore. Il pilota tedesco saluta così il Gran Premio di Monza e le residue possibilità di giocarsi il Mondiale. La monoposto di Rosberg, su cui era montato il motore di Spa, già ieri aveva presentato una perdita del liquido di raffreddamento e oggi il suo ritiro dimostra che l’inconveniente aveva rappresentato un campanello d’allarme non ascoltato.
Lewis Hamilton taglia il traguardo e festeggia la sua terza vittoria a Monza e il suo probabile terzo Mondiale. La Ferrari può consolarsi con il secondo posto di Sebastian Vettel e con la rimonta di Räikkönen, quinto al traguardo.
RISULTATI GP MONZA 2015
1. Hamilton Mercedes 53 giri completati
2. Vettel Ferrari +25″
3. Massa Williams +47″6
4. Bottas Williams +47″9
5. Räikkönen Ferrari +68″8
6. Pérez Force India +72″7
7. Hülkenberg Force India 1 giro
8. Ricciardo Red Bull 1 giro
9. Ericsson Sauber 1 giro
10. Kvyat Red Bull 1 giro
11. Sainz jr. Toro Rosso 1 giro
12. Verstappen Toro Rosso 1 giro
13. Nasr Sauber 1 giro
14. Button McLaren 1 giro
15. Stevens Manor-Marussia 2 giri
16. Mehri Manor-Marussia 2 giri
Ritirati: Maldonado (Lotus), Rosberg (Mercedes), Grosjean (Lotus), Alonso (McLaren)
Classifica piloti: Hamilton 252, Rosberg 199, Vettel 178, Massa 97, Räikkönen 92, Bottas 91, Kvyat 58, Ricciardo 55, Grosjean 39, Pérez 33, Hülkenberg 30, Verstappen 26, Nasr 16, Maldonado 12, Alonso 11, Ericsson 9, Sainz jr. 8, Button 6.
Classifica costruttori: Mercedes 451, Ferrari 270, Williams 188, Red Bull 113, Force India 63, Lotus 51, Toro Rosso 34, Sauber 25, McLaren 17.