Fantacalcio Serie A 2015/16: alla scoperta di… Anthony Mounier
Altro giro, altro pupillo dei più efferati hipster calcistici, specialmente dei più amanti della Ligue 1: l’annuncio dell’ufficialità di Anthony Mounier al Bologna ha infatti scaldato i cuori degli attenti seguaci del pallone transalpino perché l’ex Montpellier ha diversi estimatori tra chi apprezza il campionato francese. I motivi sono presto detti: prima di tutto ha sempre fatto stagioni di una certa rilevanza sin dal suo passaggio al Nizza, l’ultimo giorno del mercato estivo del 2009, un mese prima del 22esimo compleanno di Anthony.
Esterno prevalentemente sinistro (molto vecchia scuola, in questo, essendo anche mancino) ma all’occorrenza in grado di giocare anche a destra, Mounier è un giocatore dalle doti prevalentemente offensive ma sa anche sacrificarsi in copertura con costanza senza che il suo contributo nella trequarti avversaria venga danneggiato: è in questo senso un’ala completa, abile in entrambe le fase e con un vizio del gol decisamente notevole. Il ragazzo ha infatti segnato 29 reti in 212 presenze in Ligue 1, un buon bottino, arricchito peraltro da 40 (quaranta) assist: numeri tutt’altro che disprezzabili per un esterno. Arriva in Italia in quello che è probabilmente il miglior momento della sua intera carriera visto che ha chiuso la passata stagione con all’attivo 9 gol e 8 assist, rivelandosi uno dei trascinatori di un Montpellier rimasto orfano in estate di Cabella e ormai lontanissimo parente della squadra campione di Francia nel 2012: in un Bologna che lotta per la semplice salvezza potrebbe rivelarsi essere un giocatore sottodimensionato per quelle che sono le ambizioni a breve termine dei rossoblù (Mounier vanta infatti anche nove presenze in Champions, per dire), anche se tanto starà alle scelte di Delio Rossi e ai meccanismi di squadra che il tecnico intende impostare.
Un dato che sicuramente interessa agli appassionati di fantacalcio è la sua propensione ai cartellini che, in realtà, è quasi nulla: nessuna espulsione in carriera e la miseria di 24 ammonizioni in 247 apparizioni ufficiali in carriera, un numero confortante per chi non vuole incorrere nei classici malus che comporta il cartellino giallo. Per quanto riguarda invece le sue caratteristiche tecniche, l’ex allenatore del Lione Claude Puel l’ha definito «instancabile, rapido e potente», sintetizzando così specialmente la sua affidabilità dal punto di vista fisico. Tatticamente, invece, Mounier è particolarmente bravo nelle letture offensive e nel seguire le azioni della sua squadra; in particolare, è piuttosto abile a intuire prima degli avversari come si svolgerà l’azione e a farsi trovare pronto e reattivo in anticipo rispetto agli altri giocatori.
Un buon paragone per stile di gioco dell’ala francese potrebbe essere Iago Falque: in uno schema come il 3-4-3 di Gasperini, infatti, Mounier avrebbe tutte le carte in regola per poter sorprendere anche se, rispetto allo spagnolo oggi romanista, il suo gioco è più classico, con meno convergenze al centro per tirare sul secondo palo e più sgroppate lungo la fascia a cercare il cross anche se pure il transalpino non disdegna le percussioni centrali palla al piede (ha una buona tecnica e un dribbling più che discreto che gli consentono di attirare – di solito – diversi difensori avversari, situazione che Anthony normalmente sfrutta per lanciare a rete un compagno smarcatosi grazie ai suoi tagli). Inoltre l’ex prodotto delle giovanili del Lione è un ottimo tiratore di calci piazzati in generale e di calci d’angolo in particolare: i suoi corner hanno spesso fatto la fortuna delle torri che si trovavano in squadra con lui; data dunque la sua abilità, ha talvolta calciato anche qualche rigore ma non è mai stato un rigorista fisso.
In conclusione, lo prendiamo al fantacalcio? Secondo il nostro (modestissimo) parere, un paio di milioni su Mounier possono rappresentare una scommessa interessante da fare anche se, a oggi, non è ancora chiaro chi sceglierà Rossi per accompagnare Mattia Destro né se persevererà coi moduli visti nelle prime due uscite, un 4-3-1-2 e un 4-3-2-1 che poco hanno a che spartire con le caratteristiche dell’ex ala del Montpellier. Tuttavia va detto anche che la presenza in rosa di Falco, il quasi contemporaneo arrivo di Giaccherini e appunto dell’esterno francese e l’adattabilità alla fascia di Franco Brienza possono forse farci intuire che “allargare” l’abituale impianto di gioco utilizzando degli esterni offensivi è sulla lista delle cose da fare del tecnico rossoblù. In ogni caso, Mounier è quel tipo di gemma hipster da prendere a poco ma capace di dare enormi soddisfazioni che dei veri maniaci del fantacalcio non possono proprio lasciare senza contratto…