EuroBasket2015 – Girone D, 2/a giornata: un Kalnietis chirurgico guida la Lituania
Il girone D già un padrone annunciato: dopo la vittoria di ieri, sofferta fino all’ultima azione per colpa di un’Ucraina rimaneggiata ma coriacea, nel primo derby del Baltico è arrivato il netto 69-48 con cui i i ragazzi di Kazausklas ha sepolto la Lettonia. Torna alla vittoria il Belgio, trascinato da Matt Lojeski, dopo la doccia fredda all’esordio contro i padroni di casa: Casteels manda tutti in campo, ma c’è paura per un infortunio alla spalla occorso a De Zeeuw. Nella partita serale, vittoria netta per la Repubblica Ceca ai danni di un’Ucraina incapace di ripetere la prestazione “con le unghie e con i denti” sfoderata all’esordio contro i favoriti lituani.
Estonia-Belgio |
La forza di una squadra si vede proprio dal modo in cui recupera mentalmente: se esordire e perdere contro i padroni di casa del girone, ieri, era stato pesante, l’impegno odierno era di quelli da non fallire, contro una Estonia da tutti indicata quale vittima sacrificale del girone. Al Belgio odierno si può dire poco: già nel primo quarto il vantaggio sugli estoni ha toccato i 21 punti, diventati addirittura 33 dopo la metà del secondo parziale. Si può dire poco su un’Estonia che subisce la seconda rullata consecutiva: squadra troppo piccola per poter competere a questi livelli. Il Belgio, sulla carta, aveva da temere soltanto la paura di sbagliarne due di fila: non è successo, missione compiuta, anche se c’è timore per un infortunio alla spalla occorso a De Zeeuw, quando era appena iniziato il secondo quarto. Da rimarcare la prestazione di Matt Lojeski, 16 punti con 4 su 7 dal campo (e 2 triple su 3 tentativi), 6 rimbalzi, 3 assist e 6 falli subiti. Tra gli estoni, Vene è tra i pochi a provarci, ma con risultati sconfortanti (12 punti, tirando col 37%).
ESTONIA-BELGIO 55-84 (9-27, 18-46, 44-69)
Estonia: Arbet 8, Dorbek ne, Hallik 1, Kangur 2, Keedus 7, Kurbas 4, S. Sokk 8, T. Sokk, Talts 4, Toome, Veideman 9, Vene 12. All.: Tiit Sokk.
Belgio: Bosco, De Zeeuw 4, Gillet 10, Hervelle 7, Lojeski 16, Mukubu 7, Mwema 2, Salumu 1, Serron 12, Tabu 9, Tumba 2, Van Rossom 14. All.: Eddy Casteels.
Arbitri: Eddie Viator (FRA), Milivoje Jovčić (SRB), Marcin Kowalski (POL).
Lettonia-Lituania |
Alla luce di quanto visto ieri, questo era il vero incontro di cartello della seconda giornata, per il girone D: dopo un primo quarto balbettante, la Lituania è uscita fuori alla distanza, portando a termine la rimonta subito prima dell’intervallo, con due liberi di Kavaliauskas, mentre la difesa della Lettonia risentiva dei troppi falli fischiati ai propri lunghi (la coppia Bērziņš-Meiers a quota 7 alla sirena). La svolta vera a fine terzo periodo: gran difesa di Lekavičius, rimbalzo di Kuzminskas, fallo di Timma che poi commette anche fallo tecnico: 3 su 3 di Kuzminskas, poi tripla di Kalnietis in apertura dell’ultimo periodo, e fine dei giochi. Per i lettoni, male Janičenoks (0 su 5 dal campo), che ieri era stato decisivo; Lituania che ha cambiato le rotazioni (Gailius 20 minuti), ottenendo più quantità che qualità dal solito Valančiūnas, ma anche una prestazione chirurgica di Kalnietis: 12 punti (55% al tiro), 6 assist e una regia lucida e costante.
LETTONIA-LITUANIA 49-68 (19-13, 28-29, 39-49)
Lettonia: Bertāns 6, Bērziņš 8, Blūms 6, Freimanis 8, Janičenoks, Kārlis, Meiers 2, Mejeris 5, Peiners 4, Strēlnieks 3, Timma 5, Vecvagars 2. All.: Ainārs Bagatskis.
Lituania: Gailius 7, Jankūnas 7, Javtokas ne, Kalnietis 12, Kavaliauskas 3, Kuzminskas 7, Lekavičius, Mačiulis 13, Milaknis ne, Sabonis ne, Seibutis 4, Valančiūnas 15. All.: Jonas Kazlauskas.
Arbitri: Ilija Belošević (SRB), Petar Obradović (BIH), Saverio Lanzarini (ITA).
Ucraina-Repubblica Ceca |
Partita rapidissima, nel senso che è terminata molto prima delle altre: anche perché in campo si è vista soltanto una Repubblica Ceca determinata, decisa a dovere affrontare la Lituania, nell’ultima partita del girone, ad armi (e punti) pari. Una partita del genere ha dimostrato come mai Fesenko deve ancora fare passi avanti per diventare davvero dominante: tirati giù 8 rimbalzi (1 solo offensivo), ma male al tiro (40%, 6 su 15: delittuoso per un giocatore così possente), viene scherzato da un Veselý che tira col 64%, mette 19 punti, 9 rimbalzi e smazza anche 3 assist. Insomma, per un’Ucraina giovanissima c’è ancora da lavorare. Per i cechi, sugli scudi anche un Pumprla ottimo quando entra in area (17 punti, plus/minus di +28), e impatto di Schilb che va oltre i semplici numeri (solo 8 punti con medie rivedibili, ma sempre in campo durante i parziali positivi). Dall’altra parte del campo, Murzin dovrà trovare qualche alternativa a una squadra altrimenti troppo centrata sull’asse Randle-Fesenko.
UCRAINA-REPUBBLICA CECA 64-78 (14-20, 30-46, 45-65)
Ucraina: Fesenko 14, Korniyenko 4, Krutous, Lukashov 9, Lypovyy 3, Mishula 4, Pustovyi 4, Pustozvonov 4, Randle 12, Sizov, Tymofeyenko 4, Zaytsev 6. All.: Yevgen Murzin.
Repubblica Ceca: Auda, Bartoň ne, Benda 8, Houška 5, Hruban 2, Jelínek 2, Pumprla 17, Satoranský 15, Schilb 8, Šiřina, Veselý 19, Welsch 2. All.: Ronen Ginzburg.
Arbitri: Emilio Pérez Pizarro (ESP), Emin Moğulkoç (TUR), Amit Balak (ISR).
La classifica del girone D |
4 Lituania, Repubblica Ceca
3 Belgio, Lettonia
2 Ucraina, Estonia
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