Svizzera: notizie dal Ticino

Finisce il calcio mercato, ma non l’estate in Canton Ticino, anche se i temporali hanno un po’ mitigato il caldo, che ha accompagnato svizzeri e turisti in questa lunga estate. Il presidente del Lugano Renzetti, prima della chiusura delle trattative, ha piazzato l’ultimo colpo. Si cercava un attaccante, in grado di finalizzare la gran mole di gioco creata dagli zemaniani. E, a tal proposito, sulle rive del Ceresio, erano usciti i nomi, tra gli altri, di Floccari  e di Tachtsidis, che però non sono arrivati in Svizzera. Renzetti, dopo essersi detto dispiaciuto per non essere riuscito a concludere con i due calciatori militanti nel Sassuolo e nel Genoa, ha aspettato un paio di giorni e ha poi annunciato, tramite i canali ufficiali, l’acquisto dello sloveno Domen Črnigoj, che sembrava destinato all’Udinese.

Di lui ha parlato un gran bene Rodolfo Vanoli, ex tecnico dei bianconeri, che lo ha allenato nella sua ultima squadra, il Luka Koper, con la quale, nella scorsa stagione, ha vinto la Coppa di Slovenia e ha pure disputato l’Europa League. Prestanza fisica, gran tiro e tecnica sarebbero, secondo Vanoli (sentito a tale proposito da Ticinonews), le sue caratteristiche. Nella scorsa stagione ha disputato, in varie competizioni (campionato, coppa nazionale, qualificazioni Europa League) 37 incontri, segnando 1 sola rete. Vedremo come si adatterà alla Super League svizzera, e ai metodi e agli allenamenti di Zeman.

Il copione, intanto, del dopo partita a Cornaredo resta sempre uguale: rammarico per le occasioni perdute, e rabbia per la sconfitta, subita per una rete, tutto sommato, evitabile. A Sion, fra due settimane, mancherà Sabbatini (sabato migliore in campo, secondo diversi giornalisti presenti) per squalifica, e sarà un’assenza non di poco conto su un campo, come il Tourbillon, tra i più difficili della Svizzera. Serve fare punti, anche se c’è grande equilibrio (a parte il Basilea, di un’altra categoria): si ha la sensazione che, una volta digerito il grande lavoro atletico, anche in fase di finalizzazione elementi come Rossini e, soprattutto, Bottani, possano dare quel contributo di reti indispensabile per poter fare risultato.

Del trequartista offensivo, che Zeman vede invece in attacco, ex Momò (con un passaggio anche nel Genoa) aveva parlato proprio il tecnico boemo nella tradizionale conferenza stampa prepartita di venerdì scorso: ” Non è abituato, penso che prima giocasse un po’ dappertutto e serviva per fare assist mentre ora fa l’attaccante, e io chiedo che gli attaccanti facciano gol. Se Bottani gioca come gli chiedo io, di gol ne farà almeno 15.” Oltretutto, Donis e Šušnjar, entrambi infortunati e in fase di recupero, sono ancora da scoprire. Il tutto, anche alla luce di quelle che saranno le decisioni definitive riguardo alla squalifica di Rossini.

A Chiasso, lo stop con il Wil, primo della stagione, non ha lasciato segni particolari. Certo, hanno creato un po’ di rammarico le proporzioni della sconfitta (quattro le reti subite, anche se due sono maturate nei minuti finali dell’incontro), e la consapevolezza che i sangallesi abbiamo dominato l’incontro in modo netto. Tuttavia, è anche vero che l’obbiettivo stagionale dei Momò resta una salvezza tranquilla, e che i risultati finora ottenuti siano finora perfettamente in linea con i programmi. Ora, quindi, ci si allena con un programma particolare, in vista della sosta di campionato, e si aspetta la ripresa con la visita, al Riva IV, del lanciatissimo Bienne, nonché la partita di Coppa Svizzera con lo Young Boys.

Nel frattempo, Bordoli, punzecchiato anche dal suo ex presidente Renzetti (“Ho visto che con l’Aarau va male: non ci sono più io a fargli la formazione”) ha finalmente ottenuto la sua prima vittoria stagionale contro lo Xamax, allontanando, almeno per ora, lo spettro dell’esonero. Il tecnico della promozione del Lugano, raggiunto da Ticinonews, non ha comunque voluto polemizzare con Renzetti (“Battute, ama scherzare. Ci siamo sentiti al telefono. Simpaticamente gli ho detto di farmela anche qui ad Aarau visto che le cose fino a ieri sera non sono andate molto bene…”). Richiesto di un commento sui bianconeri, e in particolare se fosse più forte il suo Lugano rispetto a quello di questa stagione, ha dichiarato: “Non lo so, i giocatori sono più o meno gli stessi. È vero che sono partiti Malvino e Bašić, ma ne sono arrivati altri come Piccinocchi e Pušić, che mi dicono essere molto bravi. Comunque lo scorso anno giocammo contro il Grasshopper in Coppa Svizzera senza Bašić, e facemmo una grande partita. Il Lugano ha le carte in regola per salvarsi: a parte il Basilea, che è fuori portata, penso se la possa giocare con tutti.”