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Adesso l’obiettivo di Marchionne è fornire alla Red Bull i motori Ferrari

Sta ormai tenendo banco da un po’ la questione relativa ai motori che la Red Bull avrà a disposizione per la prossima stagione, vista il probabile addio della Renault. A tal proposito, Mercedes e Ferrari si stanno contendendo questa possibilità: in particolare, Marchionne sta spingendo verso questa direzione, che sarebbe una scelta a dir poco strategica per il Cavallino. In questo modo, infatti, diventerebbero quattro le scuderie a motore Ferrari: la Red Bull, appunto, la Toro Rosso, la Sauber e la neonata Haas (che sarà una sorta di scuderia-satellite della Rossa). Senza considerare che, così facendo, la Ferrari potrebbe avere anche dei vantaggi sul piano dei piloti, visto che gli si potrebbero aprire le porte del “vivaio Red Bull“.

Come afferma la Gazzetta dello Sport, “le ragioni strategiche sono evidenti. La Rossa non può permettersi di lasciare campo libero alla Mercedes su questo affare, anche a costo di dare un assist alla squadra ex grande rivale dei due Mondiali contesi fra Sebastian Vettel e Fernando Alonso (2010-2012). Se infatti la Mercedes si legasse alla Red Bull, potendo esercitare il suo controllo di costruttore e fornitore, di fatto il monopolio dei tedeschi in Formula 1 diventerebbe ancora più schiacciante, con buona pace per le speranze di ritorno alla vittoria della Ferrari nei prossimi anni e in generale per lo spettacolo nei GP. In caso contrario, invece, la situazione sarebbe ben diversa, con due team (Ferrari e Red Bull) in competizione contro le Frecce d’argento e un maggior equilibrio”.