Home » La fuga di Goncharenko e le ombre su Ural-Terek

Fare un articolo basato su supposizioni, cercando lo scoop anche quando non c’è, non è nella nostra linea editoriale. Quello che sta accadendo però a Ekaterinenburg, in casa Ural, è però quantomeno incomprensibile e richiede, con la massima attenzione, un’ analisi o quantomeno un’ elencazione dei fatti (accaduti e quindi inappellabili) e delle ipotesi (che invece possono in certi casi essere fuorvianti ma che devono essere prese in considerazioni quanto contengono un minimo di verità, almeno plausibile).

Tutto inizia all’alba, quando l’Ural comunica l’addio del suo allenatore Victor Goncharenko. Secondo la fonte l’ex allenatore di BATE Borisov e Kuban avrebbe di comune accordo sciolto il contratto, allontanandosi da Ekaterinenburg per volare a Minsk, dove ha incontrato un delegato della sua ex squadra bielorussa, avvenimento poi confermato da lui stesso. In molti tra gli addetti ai lavori sono rimasti scioccati: perchè, improvvisamente, Goncharenko non è più l’allenatore dell’Ural? I risultati di inizio stagione sono stati tutt’altro che deludente, il bravo tecnico bielorusso aveva già dimostrato a Krasnodar di poter lavorare bene e anche la squadra arancionera stava venendo plasmata con criterio. Un esonero, o meglio una separazione delle parti, abbastanza incomprensibile, nei modi e soprattutto nei tempi.

Certo, ci potrebbero essere dei motivi a noi sconosciuti a capo di questo addio. Liti interne magari. E nel primo pomeriggio qualcuno pone l’attenzione sulle quote della prossima sfida dell’Ural, contro il Terek. Pur avendo meno punti, zero vittorie e giocando in trasferta l’esito 2 a favore dei ceceni è sceso addirittura a 1,45, ancor meno della quota affibiata al CSKA, primo a punteggio pieno, contro il Kuban, mai vittorioso fino ad ora nonostante un calendario agevole. Sono discorsi che possono lasciare il tempo che trovano, ma è meglio riportare questa versione: qualche mese fa, all’ultima di campionato, l’Ural espugna Grozny 3-1 ed evita gli spareggi per non retrocedere. Che Goncharenko non abbia voluto prendere parte ad una eventuale restituzione di un eventuale favore? E’ d’obbligo il condizionale, perchè al momento nessuno dei due incontri è risultato venduto e queste ipotesi che si stanno facendo in Russia potrebbero essere soltanto mere illazioni o discorsi semplicemente puerili, con l’unico fine di screditare il torneo. L’obiettivo di questo pezzo, a tal proposito, non è quello di capire se la sfida di domenica sia truccata o meno ma di comprendere il motivo del burrascoso, improvviso e immotivato saluto di Goncharenko. E ogni ipotesi potrebbe essere quella giusta.

Tornando alla gara dello scorso campionato, l’Ural volò in Cecenia con una marea di assenti titolari, tra infortunati e squalificati, addirittura 8. Qualcuno dice che abbiano saltato quella partita volutamente. Salugin, attacca della Torpedo che retrocedette a causa di quella partita dichiarò: “Non ho parole, quanto visto tra Terek e Ural è davvero ridicolo.” Fandonie o verità? La Rfpl nega: “Non abbiamo ricevuto alcun segnale di possibile accordo o combine.” ha dichiarato il presidente Cheban.

Goncharenko però, a quanto comparso nelle ultime ore, non avrebbe ancora rescisso il suo contratto. Il suo sarebbe una semplice fuga. Ma a quale scopo? Questo è probabilmente il più grande dilemma della settimana in Russian Premier League. Se dovesse salutare definitivamente si parla di un ritorno in panchina di Tarkhanov, ora dirigente del club. Ma questa storia è ancora lungi dall’essere risolta e interpretata in maniera definitiva.