Con la Super League greca continua il nostro viaggio di presentazione dei maggiori campionati europei e non. Un viaggio che vi porterà a conoscere curiosità, squadre e volti nuovi dei top club con consigli degli esperti di turno e personalissimi pronostici. Buon divertimento e buona estate, il calcio non si ferma mai.
IL PENTAPARTITO – Il campionato in cui tutto poteva cambiare, ma ogni cosa è rimasta la stessa. Così si potrebbe definire la scorsa stagione di Super League, in cui ben due squadre hanno fornito ottime garanzie al titolo di anti-Olympiakos. Il PAOK di Anastasiadis, primo in classifica a fine 2014, ha dato lezioni di calcio per tutto il girone di andata, salvo poi implodere causa troppi impegni, stanchezza e panchina corta. Risultato: prestazioni da media classifica, esonero del possibile eroe della Thessaloniki bianconera e ultimo posto nei playoff Europa. Poi è stato il turno del Panathinaikos, autore di un inizio 2015 strepitoso, che lo ha visto perdere una sola volta in tre mesi. La truppa di Anastasiou riparte da grande squadra, mette il sale sulla coda agli odiati rivali del Pireo, li batte nello scontro diretto, ma viene penalizzato di tre punti per l’invasione di campo proprio nel derby. Chiedere a Vitor Pereira per delucidazioni. Anche per i playoff c’è stata battaglia: il Veria di Granero si è poi sgretolato, PAS Giannina, Xanthi e Panetolikos hanno alzato bandiera bianca alla fine e il classico quartetto Pao, PAOK, Asteras Tripolis e Atromitos si è issato per un posto europeo.
Quest’anno tutti sperano di assistere nuovamente a un grande spettacolo con ribaltoni e sorprese. L’Olympiakos ricomincia da zero con il terzo portoghese tra gli ultimi quattro allenatori, quel Marco Silva che strabiliò con Estoril e Sporting Lisbona. Molto attivi sul mercato, i gavros hanno sì perso, causa fine prestito, Mitroglou, Santana, Afellay e Ndinga, ma hanno riscattato Milivojevic e portato al Karaiskakis l’esuberanza di Felipe Pardo e Finnbogason. Arriva anche l’esperienza di Cambiasso, oltre ai pezzi pregiati della Super League come Gianniotas, Tzandaris, Ben Nabouhane e Nico Martínez, forse tutti destinati al prestito, come i vari gioiellini che l’anno scorso hanno trovato poco spazio. La fiducia nel tecnico comunque c’è, così come in quello del Panathinaikos Anastasiou, vero condottiero e artefice della rinascita del trifoglio. Come sempre, mercato oculato: poche uscite e giusti rattoppi, come Essien, l’ex Malaga Sergio Sánchez, il terzino Wemmer e gli offensivi Kaltzas e Lod. Il PAOK di Igor Tudor si è arrabattato nel finale di mercato, spendendo una cifra considerevole, soprattutto con colpi giovani e di prospettiva, a parte Stelios Malezas, centrale di categoria di cui servirebbero svariate copie alla retroguardia pasticciona della bicefala.
OCCHI PUNTATI SU… – Tanti. Troppi forse da elencare. Oltre alle tre già citate in precedenza, anche le due neopromosse suscitano curiosità. Forse mai nella storia i due nuovi arrivi sono stati così prestigiosi: AEK e Iraklis. Gli ateniesi tornano in pompa magna a due anni dal fallimento, col portafoglio gonfio di Melissanidis, l’impazienza dei tifosi e il ritorno del terrorista del gol Rafik Djebbour, sebbene già in rotta di collisione con Dellas. Il semidio invece arriva più in punta di piedi (con l’eterno fedele Vellios in attacco), ma più deciso che mai a tenersi la serie che gli spetta dopo anni di bassifondi. L’Asteras Tripolis, che parteciperà per la seconda volta consecutiva all’Europa League, punta a una nuova conferma tra i grandi nomi di Grecia, percorrendo meno la pista argentina (per anni fu il Catania ellenico) e puntando sia sui nomi di categoria, sia su giocatori giramondo utili in Europa. L’Atromitos torna prepotentemente sul mercato, privandosi di uomini storici come capitan Nastos e Dimoutsos, ma portando a Peristeri giocatori di grosso calibro, che hanno dominato la massima serie greca come l’ex capitano dell’Asteras Tripolis Fernando Usero e i rocciosi M’Bow e Godoy. Tra tanti cambiamenti, una certezza: il PAS Giannina di Petrakis resta immutato e come sempre farà del gioco a memoria e della forza del gruppo le sue armi più affilate. Tutti curiosi di vedere all’opera lo Xanthi di Lucescu, che ha diretto il mercato portando nomi a lui cari, come Ovidiu Herea. Il Panetolikos vuole migliorare l’esito della scorsa stagione, puntando sulla continuità di risultato e alla ormai consolidata fama di fortino dello stadio di casa. E poi, tutte le incognite del mondo: impronosticabili le stagioni delle medio-piccole, il lato folle della Super League.
IL PRONOSTICO – Sicuramente ci sarà la sorpresa di inizio stagione, che poi crollerà da gennaio in poi. Due anni fa fu il Panionios di Eleftheropoulos (poi crollo ed esonero), l’anno scorso il Veria di Granero (crollo ed esonero), quest’anno… sono aperte le scommesse. Il campionato? Diciamo Olympiakos per comodità, ma nulla è scritto. Per l’Europa, le quattro dame sono sempre le favorite, ma non è detto che un Panetolikos con più continuità o uno Xanthi rifondato non possano fare il colpaccio. Capitolo retrocessione tutto da scrivere. La prima dipartita dalla Super League è arrivata già a inizio agosto, col ripescaggio del Levadiakos e l’esclusione del Kerkyra per motivi economici. Sono proprio i verdi di Levadia a destare maggiori preoccupazioni, poiché, certi della loro retrocessione in Football League, si sono privati praticamente di tutta la squadra titolare: alcuni giocatori hanno proceduto con lo svincolo e sono ancora tesserabili, altri hanno già stretto accordi con altre squadre. Purtroppo, un pronostico sempre azzeccato riguarda il caos in Federazione. Quest’anno si è proceduto a un allontanamento cautelativo, onde evitare le magre figure dell’anno scorso, quando Niki Volos e OFI, in una situazione disperata sotto gli occhi di tutti, fallirono cammin facendo, pur avendo ricevuto il via libera all’iscrizione al campionato dai piani alti. Nelle ultime due stagioni abbiamo saputo a gennaio i criteri di retrocessione. La Football League va ancora formata. L’Apollon Smyrni, terzo classificato ai playoff di Serie B, presenta ricorso: vuole la Super League al posto del Levadiakos. Situazioni da periferia del calcio, ignorata dall’UEFA, che ci banchetta, chiude gli occhi e poi bastona quando le telecamere e i microfoni puntano all’Egeo. Ma un ultimo pronostico te lo concediamo, Super League: Mondopallone ti seguirà anche quest’anno. Pur con tutti i tuoi acciacchi, resti unica e irresistibile.