Il Malmö sbarca a Glasgow per il preliminare di CL con il Celtic: polemiche e aspettative
C’è ottimismo, in Svezia, riguardo alla partita di questa sera a Glasgow contro il Celtic, andata dell’ultimo turno preliminare di Champions League. Sul piatto ci sono i ricchi premi UEFA (200 milioni di corone svedesi) che spettano alle squadre che si qualificano alla fase a gironi del torneo, che in campionati come l’Allsvenskan sono davvero in grado di fare la differenza, a livello di budget.
Grande rispetto, da parte dei cronisti al seguito dei biancocelesti, per la storia e la tradizione della titolata compagine scozzese (vincitrice, tra l’altro, di una Coppa Campioni, nel 1967, conquistata battendo in finale l’Inter di Herrera e ponendo fine, di fatto, all’epopea di quella grande squadra): però, molto pragmaticamente, in stile scandinavo, si prende anche atto del declino, dal punto di vista tecnico, della Scottish Premiership (che vede i biancoverdi secondi, dopo 4 partite). Certo, gli scozzesi in casa, in 46 incontri di CL, hanno perso solo 6 volte, e contro avversari di caratura molto superiore (Barcellona, Juventus e Milan, per esempio); tuttavia, la sensazione è che l’impresa sia alla portata del Malmö visto nelle ultime partite di campionato.
Ovviamente, bisognerà provare a osare di più: magari, non partire con cinque difensori, e schierare due attaccanti che possano far male, naturalmente tenendo d’occhio i calci piazzati dove, tradizionalmente, le squadre britanniche trovano sovente la via della rete. Åge Hareide potrebbe, quindi, far giocare l’uruguaiano Carvalho, in considerazione del fatto che il centravanti e capitano Rosenberg, che di solito ripiega in difesa in occasione di queste situazioni, non è stato neppure convocato, per problemi fisici. La partita, per le caratteristiche delle due squadre, potrebbe risolversi sulla fascia sinistra dello schieramento svedese (tanto è vero che l’allenatore norvegese, sabato, ha sostituito, nella ripresa dell’incontro di campionato con il Gefle, al fine di preservarli per stasera, sia Konate che Ekrem).
Qualche polemica è stata sollevata per la vicenda che ha coinvolto il giocatore turco del Celtic Nadir Çiftçi, autore di un fallo, in campionato, simile a quello famoso di Suárez su Chiellini ai Mondiali brasiliani dello scorso anno: il centravanti, infatti, avrebbe morso a un ginocchio un avversario, nella stagione scorsa. A causa di ciò, è stato squalificato per sei partite in campionato, squalifica che non ha ancora terminato di scontare. Tuttavia, potrà giocare stasera. Facendo i parallelismi con l’episodio che coinvolse Suárez (squalifica per quattro mesi da tutte le competizioni), qualche giocatore svedese ha mugugnato un po’, e si è lamentato con la propria stampa della disparità di trattamento.
Anton Timmerholm, difensore destro dei biancocelesti, che se lo troverà di fronte, qualche problema se lo pone: tuttavia, molto pragmaticamente, ha tagliato corto osservando che, se accadesse stasera un episodio analogo, il centravanti turco non ci sarà al ritorno. Al terzino, che si aspetta una partita molto più fisica rispetta a quella contro gli austriaci del Salzburg, eliminati nel turno precedente con una splendida rimonta, francamente, preme molto di più il duello a distanza con il connazionale Mikael Lustig, suo omologo nella squadra scozzese, e con il quale è in ballottaggio per il ruolo nella selezione svedese.
La formazione probabile del Malmö, questa sera, potrebbe quindi essere la seguente: Wiland; Konate, Bengtsson, Carvalho, Tinnerholm; Ekrem, Rakip, Sana, Rodić; Djurdjić, Berget