Fantacalcio Serie A 2015/16: alla scoperta di… Geoffrey Kondogbia

Tante, forse troppe, cose sono state scritte su Geoffrey Kondogbia, sia prima sia dopo il suo sbarco in Italia. Il centrocampista francese è infatti un giocatore che – a causa di ciò – appare come un profilo arcinoto, il classico calciatore che chiunque pensa di conoscere ma che in realtà non corrisponde esattamente alla maggioranza degli identikit che ne hanno tratteggiato negli ultimi mesi.

C’è però una sua peculiarità che in parecchi hanno giustamente sottolineato e che è molto vera: nonostante sia sulla bocca di tanti intenditori da diversi anni, in realtà il nuovo numero 7 dell’Inter è un calciatore che non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale e, in qualche modo, il suo sviluppo futuro è ancora un rebus. Tradotto in parole povere, nessuno (se non forse lui stesso ma nemmeno questo è scontato) sa con precisione quanto possa diventare forte né in quanto tempo.

Quest’incertezza di base sul reale valore del francese e sui suoi reali margini di miglioramento, in ottica fantacalcistica, può essere fonte di titubanza in sede di asta: l’ex Monaco non è un elemento che garantisca chissà quanti bonus, parlando di gol e di assist. In questo senso, le statistiche non mentono: negli ultimi quattro anni, il nazionale transalpino ha viaggiato a una media di un gol all’anno e nemmeno un paio di assist per stagione. Certo, questo non significa affatto che sia un investimento sbagliato per i nerazzurri o qualcosa del genere, come invece hanno sostenuto alcuni; questo significa semplicemente che il punto di forza di Kondogbia non è nella finalizzazione o nell’assistenza ai compagni in sede di ultimo passaggio bensì (genericamente) nella fase difensiva e nella capacità di dare equilibrio alla sua squadra, talvolta iniziando la manovra. Comunque, per chi voglia saperne di più, un buon ritratto, molto preciso, firmato da Daniele Manusia dell’ex Siviglia si può trovare qui.

Tutto ciò però non risolve il nodo fantacalcistico: Geoffrey Kondogbia è un buon elemento da inserire nella nostra fantasquadra? Vale la pena di investire diversi fantamilioni per lui? Una prima risposta solo apparentemente deludente può essere sintetizzata in un’unica parola: dipende. Prima di tutto dalla concorrenza in sede di asta (com’è ovvio che sia) e quindi dal prezzo che si può spuntare per il neo-interista, poi dal tipo di giocatore che le esigenze di formazione richiedono. Da quanto s’è visto finora nel precampionato del Biscione il francese dovrebbe partire da titolare inamovibile e questo è già un dato molto interessante perché averlo in rosa significa avere sempre un’opzione valida per la scelta dei titolari. In secondo luogo, è vero che Kondogbia non è un uomo da bonus ma compensa con – normalmente – un rendimento estremamente costante e che spesso e volentieri gioca al di sopra del 6 o addirittura del 6,5 anche se, come tanti giocatori con le sue caratteristiche, abbisogna certamente di un sistema di gioco coerente e efficiente che ne esalti le caratteristiche.

In altre parole, tanto del rendimento del più costoso investimento interista degli ultimi anni dipenderà dai suoi compagni, che dovranno interagire con lui nella maniera migliore possibile. In conclusione, lo compriamo o no al Fantacalcio? La risposta ultima che ci sentiamo di dare è sì: Kondogbia può migliorare tanto già anche solo in questo suo primo anno in Italia ed è un calciatore dall’elevato potenziale che fin da subito può esprimersi su un rendimento di alto livello (le prestazioni mostrate fin qui nel precampionato non sono per forza un dato significativo, come spesso capita col calcio d’agosto).