Mozzanica Femminile, intervista al patron Sarsilli

Il calciomercato femminile sta cominciando ad entrare nel vivo e il Mozzanica Femminile vuole dire la sua nella lotta scudetto: lo conferma il presidente del club bergamasco Luigi Sarsilli intervistato da Alessandro Sacco su Ilnapolionline.com.

Tornando alla scorsa stagione buono il terzo posto conquistato, soddisfatto del piazzamento finale o potevate fare di più? “Secondo me la squadra ha fatto un buon campionato, il Mozzanica se l’è giocata al meglio delle proprie possibilità e a mio avviso siamo un club in crescita. Abbiamo ampi margini di miglioramento e perciò per il presente ma soprattutto per il futuro possiamo fare sempre meglio”.

Fino ad ora il mercato del Mozzanica è stato positivo in quali altri reparti ancora c’è bisogno di intervenire? “A mio avviso la società si sta muovendo nel migliore dei modi sul mercato, abbiamo preso Manuela Giugliano, una calciatrice che potrà dare qualità all’attacco, senza contare che abbiamo preso anche Zanoletti, perciò ci siamo mossi bene sul mercato. Secondo me per essere ancora più competitivi ci servono un paio di difensori e potremo puntare alle prime due piazze come processo di crescita”.

Come giudica la stagione di un ex Napoli Carpisa come Penelope Riboldi, dove quest’anno ha occupato il ruolo di terzino? “Penny oltre che una brava ragazza, ha dimostrato in queste ultime stagione al Mozzanica di sapersi adattare a qualsiasi posizione del campo è a mio avviso lo ha fatto molto bene. Dispiace che le nostre strade calcistiche si siano divise, lei ha preferito andare altrove, è una scelta che rispetto e io non posso far altro che augurarle buona fortuna”.

Che cosa ne pensa del campionato a 12 squadre è la sua favorita allo scudetto. “Indubbiamente un campionato a 12 squadre può essere positivo, per rendere ancor più allettante il nostro movimento, già quest’anno si sono viste partite più equilibrate e perciò è un buon segno. Sulla favorita credo che la Fiorentina calcio femminile ha i numeri per inserirsi nel duello con Verona e Brescia. Il club viola ha voglia di dare il massimo e non starà a guardare le altre compagini, quindi è una rivale da tenere d’occhio”.

Infine un cenno sul momento del movimento femminile, ci sono margini di crescita per il calcio in rosa? “La fusione con il maschile è già un passo avanti, ma io sono nel calcio femminile da tredici anni, non mi sono mai perso una riunione e credo che vedo troppa discordanza tra di noi, le idee non sono chiare e rischiamo di rimare troppo indietro con il calcio europeo. L’ultimo mondiale in Canada ha confermato che il nostro movimento è lontano anni luce dalle realtà internazionali e mondiali, non c’è una Federazione che tutela queste ragazze che fanno molti sacrifici perciò non vedo una luce di speranza. Senza dimenticare che le frasi di Belloli, dopo un primo momento di grande sgomento, non c’è stato un seguito di voler dare un segnale forte al calcio femminile, quindi bello avere il calcio maschile ma questo non è sufficiente per mettere al centro del vertice di questo sport lo sport in rosa e quindi ci vorrà ancora tempo per farlo in maniera definitiva”.

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Stefano Pellone