Fantacalcio Serie A 2015/16: alla scoperta di… Ricardo Kishna

Occorre sgombrare il campo immediatamente da possibili letture alternative: Ricardo Kishna è una scommessa a tutti gli effetti. Una scommessa con un coefficiente di rischio relativamente basso perché il ragazzo è giovanissimo (classe 1995), ha talento davvero e il gioco di Pioli – sulla carta – è molto adatto a lui. Ma l’esterno olandese ha fama di essere una testa calda e il fatto che possa quasi certamente partire dalla panchina (Felipe Anderson e Candreva sono oggettivamente due ostacoli difficili da superare al netto di infortuni vari ed eventuali) potrebbe frustrare il ragazzo e in qualche modo spegnere il suo senso agonistico, consegnando a Pioli un giocatore abulico e svogliato, con tutte le conseguenze del caso.

Detto questo, però, va anche sottolineato che quest’anno la Lazio avrà tre fronti sui quali competere e quindi Kishna potrebbe ritagliarsi comunque un minutaggio importante nelle coppe (cosa che, in termini fantacalcistici, potrebbe risultare comunque poco interessante anche se tanto dipenderà dagli obiettivi della società e dall’importanza che Lotito sceglierà di dare alle varie competizioni). Inoltre, come insegna proprio il caso di Felipe Anderson, non è detto che chi inizia da riserva debba poi anche finire da riserva.

Come si diceva poc’anzi, peraltro, di sicuro il fresco ex ajacide ha talento a sufficienza per mettere in crisi il suo nuovo allenatore nella scelta degli undici di domenica in domenica: il giovane Ricardo può infatti contare su un sinistro soffice come la seta, uno scatto bruciante (unito a una tutt’altro che disprezzabile velocità di base) e uno spunto nello stretto che gli consente di dribblare gli avversari con una naturalezza impressionante. Quest’ultimo punto in particolare rappresenta però un’arma a doppio taglio perché l’uno contro uno è senza dubbio una delle migliori armi di Kishna ma, nel contempo, diventa anche un leit motiv stucchevole quando magari non è particolarmente in giornata e s’intestardisce in una sequela ostinata di dribbling per riacquistare fiducia, la cui conseguenza più sgradevole è dimenticarsi dei suoi compagni.

Per quanto concerne l’apporto alla fase offensiva più strettamente detto, l’esterno di scuola Ajax è il classico giocatore in grado di saltare chiunque in velocità ed è perfettamente capace di accelerare enormemente le transizioni offensive in campo aperto, spaccando in due le retroguardie avversarie. Se in giornata, tuttavia, Kishna se la cava egregiamente anche contro una difesa schierata proprio grazie alle sue capacità di saltare l’uomo (come in questa azione da urlo di un anno e mezzo fa contro il Feyenoord: la personalità non gli manca). Sotto porta se la cava discretamente, ma quel che gli riesce meglio è assistere i compagni (al netto degli intestardimenti di cui sopra): lo scorso anno ha firmato sei gol e ben undici assist tra tutte le competizioni, per una media di un’azione decisiva ogni 130 minuti circa. In sostanza, comunque, un’eventuale esplosione del talento oranje dipende molto da Pioli e da come l’allenatore emiliano saprà completarne la formazione, sia da un punto di vista tecnico-tattico, sia da quello caratteriale.

I trequartisti della Lazio che si giocheranno una maglia con Kishna a confronto con il neo-acquisto (dati di Squawka).

Vale la pena comprarlo per la nostra squadra di Fantacalcio? In generale potrebbe essere interessante avere in rosa un giocatore non necessariamente titolare ma con le caratteristiche di Ricardo Kishna, specie se gli avversari non dovessero conoscerlo e quindi si potesse riuscire a portarlo a casa a prezzo di saldo durante l’asta. In particolare, un po’ come si fa con i portieri, potrebbe essere una mossa intelligente assicurarselo in coppia con Felipe Anderson o con Candreva, in modo da garantirsi il ricambio certo di un titolare. Ovviamente l’investimento comporta la solita percentuale di rischio: stiamo pur sempre parlando di un talento capriccioso per sua natura, nonché di un giovanissimo e Kishna ha il brutto vizio di alternare prestazioni eccellenti ad altre che definire opache è un eufemismo (quindi è quasi impossibile individuarne un preciso standard di rendimento: è tutt’altro che un giocatore da sei fisso in pagella). D’altra parte vi avevamo avvertito che si trattava di una scommessa, no?