La Torpedo Armavir, Karpin e i pareggi a reti bianche

“Se non prendi gol di certo non perdi”. Ad Armavir, non troppo lontano da Krasnodar, hanno preso decisamente alla lettera questo enunciato inappellabile: dopo 5 giornate di FNL, serie B russa, sono arrivati soltanto pareggi, tutti col punteggio di 0-0. Il Volga, prossimo avversario della Torpedo, è avvistato. A destare interesse attorno a questo giovane club neopromosso non è solo la curiosa questione dei risultati: sulle basi di un progetto ambizioso che punta alla conquista della massima serie nel giro di tre anni, è stato chiamato in panchina Valerij Karpin, l’anno scorso alla guida del Maiorca. Personaggio intelligente, molto chiacchierato in Russia, l’ex bandiera dello Spartak Mosca ha un progetto che vede, tra gli altri, anche la presenza di Oleg Mkrtchyan, azionista del Kuban, e che al momento ha ancora molti punti interrogativi. “Ho scelto Armavir per l’ambizione di questa società” ha spiegato, “anche se, a conti fatti, mancano sia un centro di allenamento e uno stadio che rispetti tutti i requisiti. In FNL forse potrò lavorare con più calma. Punto a stare qui per molto tempo”.

L’inizio è stato però complicato: oltre al record degli 0-0 (battuta la Lokomotiv Niznhy Novgorod che si fermò a 3 nel 1992), Karpin ha trovato al suo arrivo una squadra fantasma, tant’è che, complice il ripescaggio all’ultimo, ha dovuto sdoppiarsi e fare anche il manager, formando di fatto la rosa. Dieci calciatori sono stati chiamati dall’Ulissa, squadra semiamatoriale; a due giorni dalla prima partita con lo Zenit 2 molti di questi non erano ancora registrati… Ecco perché, a conti fatti, la situazione in casa Torpedo è positiva: l’esperto portiere ex Khimki Komarov ha alzato un muro indistruttibile, mentre per combattere la totale sterilità offensiva si provvederà più avanti. E dopo la gara col Sokol Karpin, che nel suo staff ha portato cinque collaboratori spagnoli, ha dato spettacolo in conferenza stampa. “Solo 0-0? Perché, preferireste che perdessi? Nei prossimi giorni decidiamo dove allenarci, qui ad Armavir c’è un solo campo per allenarsi. Perché non ho ancora ricevuto capi d’abbigliamento del club? Bisogna prima pensare a comprare i giocatori, poi i vestiti. Scendere in campo? Se mi allenassi, perché no”. Grande attesa a Nizhny Novgorod tra sette giorni. Accadrà l’inenarrabile?