Fantacalcio Serie A 2015/2016: i trequartisti
Sono quelli che più ci fanno divertire, i “numeri 10”, coloro che donano fantasia al reparto avanzato. Croce e delizia degli allenatori, e ovviamente dei fantacalcisti di tutto il mondo. I trequartisti: c’è chi si affida a loro e chi preferisce giocare con uno schema “classico”, trasformando, per esempio, Jovetić in una seconda punta.
QUESTO LO VOGLIO – Impossibile non partire da lui, Jo-Jo, ritornato in Italia ma con un’altra maglia. Trequartista puro, che Mancini utilizzerà proprio in quel ruolo: lui stesso ha chiesto alla dirigenza di fornirgli un numero dieci, e seppur non fosse la prima scelta, Jovetić risulta comunque un elemento dotato di grande qualità, ottima visione di gioco, e capacità di buttarla in fondo al sacco. Consigliatissimo, ovviamente, il suo acquisto, soprattutto per la voglia che ha l’ex Chelsea di tornare a stupire qui da noi. Da una sponda all’altra del naviglio, Jérémy Ménez: batte calci di punizione e rigori, e seppur i rossoneri si siano rinforzati in avanti con Bacca e Luiz Adriano, sembra proprio che il francese troverà comunque spazio in squadra, non appena risolverà i problemi fisici che l’hanno messo k.o. in questo avvio di stagione. Tanta concorrenza, che non dovrebbe però preoccupare l’ex Roma. Velocità, dribbling e fantasia, oltre a quell’imprevedibilità che spesso fa la differenza. Il terzo nome di quelli “da prendere” è quello di Lorenzo Insigne. Con Sarri gioca da trequartista puro, ruolo che sembra perfetto per un talento come lui, che non segna tanto ma fa segnare tanto. Dietro le punte, il buon Lorenzo sembra divertirsi, oltre che far divertire il pubblico. Nel precampionato ha fatto vedere grandi cose, potrebbe riuscirci anche in stagione. Infine, scontato dire Felipe Anderson e Candreva: due da prendere assolutamente.
CREDIAMOCI – Un nome su tutti, Paul-Josè M’Poku. Il trequartista ex Standard Liegi è un calciatore completo. Battitore libero, gran dribbling, ottima corsa, calcia rigori e punizioni. La sua esperienza a Cagliari ha fatto capire a tutti le sue qualità, e il Chievo, acquistandolo, ha fatto un vero colpaccio. M’Poku come “nuovo”, e Josip Iličić, invece, come “conosciuto”. Non così amato dai tifosi della Fiorentina, lo sloveno – seppur non giochi un grandissimo calcio – trova sempre il suo modo di incidere. Anche lui battitore di punizioni e rigori, e poi, in una Fiorentina che ha perso Salah – e finora non ha trovato un degno sostituto – Iličić potrebbe trovare parecchio spazio. Infine, occhio a Kishna e Keita della Lazio (hanno le carte in regola per fare bene), a Perišić (voluto fortemente dal Mancio e sicuro titolare in un’Inter che non giocherà le coppe) e soprattutto a Perotti: non che si debba ancora avere dimostrazione delle sue capacità, ma sappiamo tutti che confermarsi per la seconda volta è sempre più difficile. Ha fatto benissimo l’anno scorso, diamogli fiducia: ci riuscirà anche quest’anno.
LE SORPRESE – Si parte da Massimiliano Carlini del Frosinone: è uno di quelli a cui piace lavorare in silenzio, e preferire i fatti alle chiacchiere. L’anno scorso è partito come quarto attaccante dei canarini. Pian piano, si è preso il suo spazio, risultando determinante sul finire di stagione. Occhio poi a Trajkovski del Palermo: trequartista preso dalla Jupiler Pro League belga, campionato in cui i talenti si mettono veramente in mostra, perché viene dato loro tanto spazio. Il Palermo si è innamorato di lui e lo ha portato in Sicilia. Il macedone può fare molto bene. Infine, occhio a Verde, canterano della Roma, preso quest’anno dal Frosinone: un po’ di milioncini glieli spenderei.
PRENDITELO TU! – Chiudiamo con coloro da evitare. Non per chissà quali motivi, ma perché a una prima impressione – non possiamo ancora leggere il futuro, ci stiamo lavorando… – questi calciatori sembrano non riuscire ad avere le carte giuste per calare quattro assi. Il primo: Cerci. Troppa concorrenza là davanti, l’ex Atlético Madrid, poi, non sembra rientrare nelle grazie di Siniša Mihajlović. Secondo nome: Gervinho. I tempi migliori sembrano andati. Da quando è tornato dalla Coppa d’Africa, sembra la controfigura di se stesso, e anche in questo precampionato non ha stupito. Doveva partire, è rimasto per via delle sue folli richieste. Comunque, anche lui: ora che è rimasto,al più consigliatelo a qualche collega-fantacalcista (sì, bisogna anche essere un po’ sadici nel gioco). Terzo nome, Honda: abbiamo visto già troppo, in questo paio di anni in cui in rossonero ha fatto più disastri che altro.
POST SCRIPTUM – Tre incognite, per concludere. Due giallorossi, Iturbe e Ibarbo, e un azzurro: Dries Mertens. Per quanto riguarda l’argentino, deve essere l’anno dell’esplosione definitiva. Se non dovesse riuscirci, la Roma avrebbe clamorosamente toppato, acquistandolo a peso d’oro. Per quanto riguarda il colombiano, la sua velocità è un’arma su cui Garcia punterà tantissimo. Potrà fare la differenza, in questa stagione. Infine, il belga: talento purissimo, se con Sarri troverà spazio farà divertire anche quest’anno. Da prendere? Sì, ma solo se si hanno ancora slot disponibili, alla fine dell’asta.
LA NOSTRA SCELTA – In sostanza, che si giochi con il trequartista o no, ci sono dei giocatori assolutamente da prendere. Uno di questi è Stevan Jovetić, che ha una gran voglia di tornare a stupire qui da noi. In nerazzurro potrà confermare le buone cose fatte in maglia viola. Doveroso puntare anche su Candreva, duttile e incisivo, inoltre grande assistman. Da spendere qualche milioncino per M’Poku, uomo in più di un ChievoVerona che si affiderà ciecamente all’estro del fantasista belga, e infine attenzione a quel Massimiliano Carlini del Frosinone a cui manca fare bene in Serie A per fare en-plein, e aver fatto bingo in ogni categoria.