Durante la prossima estate la nostra nazionale parteciperà agli Europei, Conte dovrà quindi durante la stagione verificare e scegliere chi convocare per questo importante evento continentale, dove gli azzurri sono chiamati a ben figurare.
Una selezione quella del Ct che lo porterà probabilmente a osservare sempre più campionati, dato che soprattutto durante questa sessione di mercato, sempre più azzurri stanno sbarcando in leghe estere.
L’ultimo in ordine di tempo è stato Okaka, approdato all’Anderlecht in Belgio, dopo una discreta annata che gli aveva aperto le porte della nazionale maggiore. Nel corso di questa sessione di mercato, come lui, altri azzurri o papabili hanno varcato il confine italiano in cerca di fortuna e gloria in club stranieri, forse proprio per provare a centrare l’obiettivo convocazione.
Stephan El Shaarawy, appena tornato nel giro della Nazionale giocherà in Francia nelle file del Monaco. Squadra che parteciperà ai preliminari di Champions League e con ambizioni di alta classifica in patria. Andrea Pirlo invece ha raggiunto Sebastian Giovinco nella MLS americana. Se il primo per Conte sembra essere indispensabile, la Formica Atomica dovrà darsi da fare per convincere il tecnico, visto la non elevata qualità nel campionato in cui giocherà.
Darmian invece, altra pedina fondamentale degli azzurri, è volato in Inghilterra in un top club come il Manchester United per consacrarsi. Anche se le dichiarazioni di Van Gaal che lo vede come riserva di Valencia, preoccupano abbastanza. Sempre in Premier è sbarcato Angelo Ogbonna, ex azzurro in cerca di rivincite e maggior spazio nel West Ham.
Ciro Immobile, già emigrato in Germania l’anno scorso, ha cambiato paese vestendo per la prossima stagione la casacca del Siviglia di Emery sperando di segnare un po’ di più di quanto fatto con i gialloneri del Borussia D.
Questi quindi per ora i nomi che si aggregano al sempre più nutrito gruppo di italiani impiegati in campionati stranieri: Verratti, Thiago Motta, Sirigu, Giaccherini, Borini, Osvaldo, Balotelli, Criscito, Pellè, Caldirola e Donati.
Una nuova tendenza questa che ci allinea alle altre nazionali. Tuttavia sono varie le considerazioni da fare. Molti dei nostri giocatori emigrati, lo fanno in cerca di rivincita, dopo annate difficili in Italia, incompresi dai tecnici o dai tifosi. Altri espatriano attratti da mega ingaggi con cui le squadre italiane non possono competere, accettando quindi di giocare in leghe poco competitive e con scarsa visibilità. Pochi invece i top club che investono nei calciatori italiani, i casi recenti di Cerci, Balotelli, Immobile probabilmente scoraggiano o lasciano intendere che la qualità attuale della Serie A non è la stessa di qualche anno fa.
Conte e i suoi osservatori avranno il suo bel da fare per tenere sott’occhio questo abbondante gruppo di “globetrotters”, nella speranza che i campionati esteri ci restituiscano giocatori migliori. Ad oggi tolti gli ultratrentenni Pirlo e Buffon la nazionale non presenta dei veri fuoriclasse o leader. I giovani faticano a imporsi o confermarsi e le società continuano sempre più a imbottirsi di stranieri persino nei settori giovanili. Questo è quello che il movimento italiano propone, in attesa di riforme e cambi di atteggiamento che possano tutelare anche la Nazionale.