Pubblicato nel 2014 dall’editore Sellerio, “La partita di pallone” è un’antologia che raccoglie sunti ed estratti di diversi autori, molti decisamente noti al grande pubblico, come l’autore di Febbre a 90, Nick Hornsby, altri meno.
L’occasione è gradita per porgere la nostra attenzione alle pagine di autori europei come Dimitrijevic e Vazquez Montalban, scrittori italiani come Vittorini, Soldati, Benni e Romagnoli o sudamericani come Cela, Galeano e Soriano; ma anche cronisti sportivi dello spessore, quali Pastorin, Brera e Mura.
Quattro partizioni, intitolate il “gioco più bello del mondo”, “riscaldamento”, “novanta minuti” e “dagli altri campi”, tentano di dare un filo conduttore alla narrazione. Si spazia dal Napoli di Maradona all’Ajax di Michels, dalle molte pagine dedicate al Mundial ’82 ai ritratti di ‘Rivera e Giggiriva’, del citato Brera.
Una menzione particolare per lo spassoso racconto di Davide Enia, “Paolo Rossi, ah Paolo Rossi”, proposto con una prosa all’odor di Sicilia, che fa venire in mente il Montalbano di Camilleri.
Di ottime pagine non ne mancano e di certo il valore antologico della collazione consente una panoramica sui maggiori autori che hanno prestato la propria penna all’amato pallone, a volte con risultati brillanti, anche letterariamente, altre in forma eccessivamente prosaica.
Il limite della lettura risiede proprio nell’estrema varietà di questa “carne al fuoco”. Tante penne diverse finiscono per giustapporsi ammucchiandosi, come i calciatori di una panchina lunga, dove si capisce da subito che non ci sarà abbastanza spazio da dare a ciascuno affinché si esprima al meglio. Così, in poche pagine occorre percepire il talento di Cela o la cifra stilistica di Shepard, un po’ come accadeva a un Baggio gettato in campo per pochi minuti ai tempi del Milan, con l’obbligo di dover dimostrare in forma rapida e zippata le proprie doti all’allenatore, che in questo caso è il lettore.
Così si succedono le epoche e i personaggi, balzando nel tempo e nello spazio con gli stivali delle sette leghe: Zidane e Sivori, Vasovic e Meroni, Arsenale e Ajax, a rincorrersi con qualche inevitabile soluzione di continuità.
Di certo, l’indice, rappresenta un memorandum prezioso per chiunque voglia poi individuare l’autore a cui dedicarsi, per approfondire un singolo stile e una specifica voce narrativa.