E’ uno dei prospetti più interessanti ed importanti di tutta la Serie A Femminile e della Nazionale Italiana, attaccante prolifica e dotata che ha sempre segnato (e tanto) in qualunque squadra abbia giocato. Parliamo di Valentina Giacinti, attaccante del Mozzanica, che ci ha concesso il piacere di poter scambiare quattro chiacchiere con lei.
Buongiorno Valentina e grazie per averci dedicato il tuo tempo. La tua carriera è cominciata nell’Atalanta dove hai giocato per ben sette anni prima del passaggio al Napoli: che ricordi hai di quella esperienza?
“L’Atalanta per me è stata la mia base, un punto di partenza dove sono cresciuta accanto ad allenatori davvero in gamba che mi hanno fatto crescere umanamente e calcisticamente.”
Sei rimasta solo un anno alle pendici del Vesuvio lasciando però il segno con 19 reti in 34 gare prima del trasferimento al Mozzanica: cosa ti ha portato ad accettare la proposta della squadra bergamasca?
“Sono rimasta solamente un anno a Napoli per vari motivi ma è stata senza dubbio una bellissima esperienza che non scorderò mai. Ho scelto Mozzanica perché sentivo mia quella maglia, la maglia della mia città e perché la società mi ha fortemente voluto.”
Sei da due stagioni al Mozzanica e la squadra è cresciuta esponenzialmente sia per qualità di gioco espresso che per livello delle giocatrici e quest’anno avrai al tuo fianco anche Manuela Giugliano: che obiettivi ha il Mozzanica secondo te per la prossima Serie A? Quali obiettivi ti poni per la prossima stagione?
“Si quest’anno è arrivata Manuela Giugliano, ragazza che stimo moltissimo. Il Mozzanica vuole puntare in alto, mi aspetto un anno duro, dove gli errori commessi nello scorso anno non dovranno più esserci se vogliamo migliorare i risultati. Dovremo essere tutte concentrate al 100% e giocare da squadra.”
Sei una delle giocatrici italiane che ha fatto parte del plotone che ha seguito Antonio Cincotta al Seattle in WPSL vincendo campionato e coppa: cosa ti porti dietro di quei mesi? Che differenze ci sono tra il calcio femminile italiano e quello americano?
“Seattle è stata un’esperienza straordinaria, penso non capiti tutti i giorni di trovarti a Seattle e giocare. Nel campionato dove ho militato le ragazze americane erano molto più fisicate, il gioco si basava più sulla fisicità.”
Hai giocato in tutte le Nazionali di categoria ed hai sempre segnato e vinto: quali sono le tue speranze in chiave nazionale, dato che a settembre cominciano le qualificazioni per gli Europei?
“A settembre ci saranno le qualificazioni, non sarà una passeggiata ma sono certa che se giocheremo con intelligenza e di squadra potremo toglierci qualche soddisfazioni.”
Sono stati mesi difficili per il calcio femminile in Italia, mesi che hanno portato ad una sorta di “rivoluzione” con l’obbligatorietà per le squadre maschili di avere formazioni Giovanissime ed Allieve e la possibilità di affiliazione da parte delle squadre maschili: cosa ne pensi di tutte queste novità? Sono efficaci per far crescere il movimento in Italia?
“Si sicuramente il fatto di affiliare alle squadre maschili le ragazze under 12 fa solo che bene al calcio femminile ma penso che bisognerebbe avere una spinta in più, avere più visibilità ma sopratutto cambiare la mentalità maschilista che si ha qua in Italia.”
Ultima domanda: cosa si aspetta Valentina Giacinti per il suo futuro?
“Il mio futuro dipende un po’ da tante cose, per quest’anno penso a fare bene al Mozzanica, per il futuro si vedrà!”