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Riparte il Genoa: alla “Sciorba” il primo abbraccio dei tifosi

Li avevamo lasciati così l’ultimo giorno di maggio, scarichi di gambe e di testa ma con una classifica da far invidia. Li ritroveremo oggi pomeriggio alla “Sciorba” nel quartiere Molassana di Genova, carichi, abbronzati e pronti a ribadire un unico concetto: i calciatori vanno e vengono, il gioco resta. Il Genoa ha dato appuntamento ai suoi tifosi questo pomeriggio alle 17:30 per il primo abbraccio alla squadra che per la nona stagione consecutiva militerà in Serie A: un lusso che molti ignorano.

Puntuali come sempre, non si sono fatti attendere i mugugni della piazza: il 9 luglio scorso la Tifoseria Organizzata ha diramato un comunicato che annuncia la decisione “di non esporre al Ferraris alcuno striscione … perchè stanchi del modo in cui il presidente Preziosi gestisce le nostre situazioni“. Il contenuto è rispettabile poiché chiunque potrà portare allo stadio la propria bandiera e la Gradinata Nord continuerà a sostenere il Grifone, ma inopportuno: che senso ha giudicare a metà luglio l’operato dei vertici rossoblù? Meglio aspettare il primo settembre e valutare ogni trasferimento non solo sulla base della necessità economica ma anche dell’opportunità e utilità tattica.

Al momento sono stati ceduti due giocatori alla Roma, Iago Falque e Andrea Bertolacci: se per il centrocampista Gasperini può rammaricarsi per aver perso geometrie e giocate che dovrà insegnare a qualcun altro (Tino Costa?), di certo non può dirsi per l’attaccante spagnolo. In compenso è stato riscattato Pavoletti per una cifra prossima ai quattro milioni di euro il quale dovrà sbaragliare la concorrenza di Goran Pandev, poi Diogo Figueiras in prestito, Gakpé, il talentuoso Lazović dalla Stella Rossa, senza dimenticare i rinnovi importantissimi di Perin (2019) e Burdisso (2017). E a oggi Diego Perotti è ancora rossoblù… Sembra corretto dire grazie alla società, allo scouting del direttore Milanetto che collabora con Fabrizio Preziosi e Francesco Salucci.

Il sesto posto del Genoa è stato raggiunto sul campo attraverso delle prestazioni strabilianti per organizzazione tattica, qualità di corsa, sacrificio e duttilità, in particolar modo nel tratto finale di stagione. La sensazione è che questo Genoa può ripetersi perchè le altre squadre hanno cambiato “manico” (leggasi allenatore) e metodiche d’allenamento mentre Gasperini insegnerà il suo calcio per altri tre anni consecutivi. Un altro lusso.