Vincere per restare in corsa per il mondiale. Vincere per dare un senso alla stagione. Vincere per riportarsi sotto a Valentino. Vincere per staccare ancora di più tutti.
Questi i pensieri dei “big 4” Márquez, Pedrosa, Lorenzo e Valentino.
La pista è di quelle favorevoli alle Honda, che infatti hanno chiuso prima e seconda nelle qualifiche di sabato. Ma la gara si prospetta davvero appassionante.
Alla partenza è favoloso Lorenzo, che passa all’esterno e si ritrova davanti alle due Honda e a due ottimi Iannone e Rossi, che a metà giro supera la Ducati e prova a non perdere il treno dei primi tre. Al secondo giro, con giro veloce di Rossi di poco migliore ai primi tre, è già palese che la gara sarà un discorso a quattro con la Yamaha numero 46 con oltre un secondo di vantaggio sugli inseguitori.
Al giro 3 arrivano i primi scossoni: prima è Rossi a superare Pedrosa, poi è Márquez ad aver la meglio su Lorenzo e a portarsi in testa, provando a scappare e infatti in un giro guadagna 6 decimi sugli altri. Rossi non ci sta a far andare via lo spagnolo campione del mondo e prova a superare il suo compagno di squadra, ma nel gioco delle traiettorie Lorenzo riesce a restare in seconda posizione, ma ormai a oltre un secondo da Márquez.
A 22 giri dal termine il 46 italiano riesce finalmente a liberarsi di Lorenzo e parte all’inseguimento dello spagnolo, che nel frattempo ha fatto segnare il record della pista e ha portato il suo vantaggio a 1 secondo e 8 decimi sugli inseguitori.
Due giri dopo anche Pedrosa supera Lorenzo, ma nel frattempo Márquez lì davanti guadagna mezzo secondo al giro. Sembra proprio che le Honda abbiano qualcosa in più e infatti anche il 26 si riporta sotto a Valentino, pronto a superarlo e ad andare a fare la doppietta Honda in Germania.
E a 14 giri dalla fine Pedrosa attacca Rossi e lo supera, ma ormai Márquez è a 4 secondi di distacco e pare involato verso la vittoria facile. Il vantaggio di Rossi su Lorenzo, importante per la classifica mondiale, è di circa un secondo e mezzo e lo spagnolo guadagna circa 1 decimo al giro sull’italiano.
E invece, proprio quando sembrava che Valentino dovesse iniziare a perdere terreno da Pedrosa e riavvicinarsi a Lorenzo, il Dottore riprende a spingere come un dannato e diventa nuovamente il più veloce in pista, restando a un paio di decimi dallo spagnolo e distanziando di circa due secondi il compagno di squadra quando mancano 7 giri alla fine.
A 3 giri dalla fine, però, Pedrosa dà la spallata decisiva alla gara e fa segnare un 1:21.700 che porta il vantaggio su Rossi a 8 decimi e gli dà un vantaggio sufficiente a pensare con tranquillità al secondo posto. Rossi non risponde, probabilmente conscio dei limiti della sua Yamaha su questa pista e del vantaggio abbastanza tranquillo accumulato sul suo compagno di squadra Lorenzo.
E finisce così, con Márquez primo in solitaria davanti a Pedrosa e Rossi, che completano il podio.
Alla fine possiamo dire che, in ottica Mondiale, è una mezza vittoria per il Dottore col numero 46.
RISULTATI GP DEL SACHSENRING 2015:
1. Márquez Repsol Honda Team
2. Pedrosa Repsol Honda Team
3. Rossi Movistar Yamaha MotoGP
4. Lorenzo Movistar Yamaha MotoGP
5. Iannone Ducati Team
6. Smith Monster Yamaha Tech 3
7. Crutchlow CWM LCR Honda
8. P. Espargaró Monster Yamaha Tech 3
9. Petrucci OctoPramac Racing
10. A. Espargaró Team Suzuky Ecstar