Formula 1 – Williams: Massa e Bottas fanno, i box disfano

Vince Hamilton, e fin qui nulla di nuovo: il pilota inglese, osserva, colpisce e porta a casa altri 25 punti pesantissimi per un campionato che, tolta l’eccezione della Malesia, ha sempre dato sensazione di controllare se non dominare; vince grazie a un regalo impacchettato con due fiocchi bianchi e blu dalla Williams, finalmente competitiva, ma poco sul pezzo nel momento di difendere un primo posto imprevedibile, con ordini di scuderia e strategie incomprensibili, ancora meno in quello di accaparrarsi almeno un podio.

La scuderia inglese dimostra finalmente un miglioramento tecnico tangibile e concreto: la partenza è un capolavoro e nei primi 19 giri le due Mercedes non riescono nemmeno a portare un tentativo di attacco; dove non arriva la tecnica, però, molte volte arriva la furbizia nello sfruttare gli errori altrui. La prima scelta incomprensibile è di impedire a Bottas, nettamente più veloce del compagno di squadra, di prendersi la posizione e scappare via, la seconda è di attendere con entrambe le monoposto il pit stop della Mercedes, che con Hamilton ringrazia, prende, saluta e scappa via.

Il capolavoro in negativo della Williams non è però concluso qui perché allo scavallare dell’ora, come nelle trame più scontate di un film girato oltre manica, la pioggia si prende la scena: Hamilton, memore del pasticcio di Montecarlo, decide autonomamente di rientrare, Rosberg lo segue a ruota cosi come Vettel, mentre le due Williams riescono nell’impresa di perdere oltre 13 secondi e di conseguenza la terza piazza. Un podio che però lascia davvero poco dormire sonni tranquilli al pilota tedesco in rosso, come evidenziato con grande onestà intellettuale anche da Arrivabene al termine della gara.

La Ferrari sembra una creatura involuta: negli ultimi gran premi ha evidenziato grandi difficoltà nel mandare in temperatura le gomme e la solita incapacità cronica di prendere il passo gara Mercedes, nonostante i gettoni spesi in Canada, il tutto acuito da una Williams tecnicamente molto più in palla. Il panorama, insomma, visto e rivisto nelle prime sette gare si sta rapidamente modificando e imbrunendo, e a proposito di metamorfosi, chi invece strappa il primo sorriso non tirato della stagione è Fernando Alonso, decimo e quindi a punti al traguardo, ma questa è tutta un’altra storia, un tasto dolente che per un amante della Formula 1 lascia comunque un po’ di amaro in bocca.