Dopo il calcioscommesse un altro terremoto investe la Lega Pro: il presidente Mario Macalli ha rassegnato le sue dimissioni insieme a tutto il consiglio direttivo, composto da Archimede Pitrolo (Vicepresidente), Antonio Rizzo (Vicepresidente), Gabriele Gravina (Consigliere Federale), Alessandro Barilli (Consigliere), Walter Baumgartner (Consigliere), Walter Mattioli (Consigliere), Giuseppe Pasini (Consigliere), Pietro Vavassori (Consigliere), Claudio Arpaia (Consigliere), Mauro Ferretti (Consigliere), Giovanni Lombardi (Consigliere), Renato Cipollini (Direttore Generale) e Carlo Catenaccio (Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti).
Queste le parole di Macalli all’agenzia Italpress: “Se c’è la convinzione che qualcosa non quadra è meglio farsi da parte. In me non c’è nessuna delusione, ho tante società che fanno parte di questo campionato, molto virtuose e amiche. Non ho problemi di numeri, i problemi nascono quando si prendono ordini a pagamento. Ricandidarmi? Non siamo mica matti. Ho fatto per tanti anni il mio lavoro all’interno dell’istituzione, quasi ad esaurimento fisico. Non sono mai andato a chinare la testa di fronte a nessuno. Se ho chiuso con il calcio? Sì. Volevo farlo prima e ho dei rimorsi. Ma quando si ha un impegno bisogna portarlo avanti”.
Macalli era stato sfiduciato dalle società della Lega Pro lo scorso 30 giugno con la mancata approvazione del bilancio della stagione 2013-2014 e pochi giorni prima era stato squalificato per 4 mesi dal Collegio di garanzia del Coni, per una vicenda legata alla registrazione dei marchi del Pergocrema: nonostante queste vicende e la minaccia del commissariamento da parte del Coni Macalli aveva sempre resistito senza mai fare un passo indietro. Almeno fino ad oggi.
Con questo colpo di scena il Consiglio federale della Federcalcio martedì dovrà nominare il commissario che guiderà la Lega Pro alle nuove elezioni.