Daniel Hackett, il suo futuro tra sogno e realtà
“Porterò con me tanti bei ricordi di quest’avventura insieme. Un grande in bocca al lupo all’Olimpia Milano e un grazie immenso a tutti i tifosi che ci hanno spinto e sostenuto durante momenti felici e davanti alle difficoltà. Grazie di tutto”. Finisce così. Tramite un post su Instagram, Daniel Hackett saluta l’Armani dopo due anni passati con le scarpette rosse ai piedi. Tenterà l’all-in, cercando di approdare nella Lega d’oltreoceano durante questa estate. L’ha sempre cercata e mai ottenuta, ma perchè non provare il tutto per tutto a 27 anni suonati?
È quello che deve aver pensato la point-guard ex Pesaro e Siena qualche settimana fa. Nonostante un accordo che gli avrebbe permesso di giocare al Forum di Assago per un altro anno, Dani ha deciso di risolvere, consensualmente al volere della società, il suo contratto. L’eliminazione in semifinale di playoff ha inciso notevolmente sulla scelta del suo futuro e Hackett ha scelto di cambiare direzione e guardarsi attorno.
Il sogno rimane, ovviamente, la tanto agognata NBA. Dallas e New York sono due nomi di franchigie accostate all’italiano che, aspettando gli europei del prossimo settembre, inizia a sfogliare qualche margherita. I Mavericks avevano già cercato Daniel qualche anno fa, dopo lo scudetto conquistato a Siena ma, il provino offerto da Rick Carlisle non soddisfò il cestista. Discorso leggermente diverso per i Knicks di Phil Jackson, che pare abbiano provato (o proveranno) il giocatore direttamente sul campo in queste settimane.
Non mancano le offerte nemmeno dall’Europa: il Malaga ha il nome di Hackett sul taccuino da parecchio tempo ma la meta spagnola non sembrerebbe essere quella preferita dall’ex Milano. Inutile nascondersi, l’obiettivo rimane quello di giocare con Belinelli, Gallinari Bargnani e Datome anche durante l’anno e non solo in azzurro. Nel 2009, una mancata chiamata di una squadra al draft lo fece arrivare, rocambolescamente, a Treviso. La trafila nei Trojans, squadra dell’University of Southern California, non bastò ad assicurargli un posto in NBA. Ora Daniel sembra più maturo, più pronto al grande salto.
Ovvio, la fedina penale non è intonsa, soprattutto per qualche incidente di percorso verificatosi negli ultimi 12 mesi. Nell’estate scorsa, Hackett ne perse sei (per squalifica) dopo aver abbandonato il ritiro della Nazionale senza un motivo giustificato e, più recentemente, le due giornate di squalifica arrivate dopo le proteste e gli insulti contro gli arbitri, durante la serie contro Sassari, costarono due gare su sette al play di Forlimpopoli.
Quando c’è talento il resto viene dopo, ed è per questo il ragazzo tiene accese le speranze per uno sbarco negli USA. L’unica certezza, per ora, è che non giocherà a Milano l’anno prossimo. Dani e l’Olimpia si salutano con una stretta di mano e un in bocca al lupo a vicenda con la speranza, un giorno, di potersi rincontrare. Magari da avversari, magari da compagni, sempre su un lucido parquet.