“Non avrei mai immaginato di essere qui, in questo ruolo, per il Parma Calcio. Sono uno sportivo da quando sono nato anche se non ho mai giocato a pallone: non sono capace. Sono qui con un gruppo di amici per cominciare una storia diversa da tutte le altre. Una storia che non avete mai visto. Abbiamo un enorme rispetto per la nostra città e vogliamo che la nostra città risorga. Il calcio è importante per la sua rinascita. Quello che è successo a Parma negli ultimi anni è stato estremamente triste. Vogliamo aprire un nuovo capitolo con persone serie e competenti. Siamo un gruppo di imprenditori e professionisti. Ripartiremo con grande umiltà, dandoci l’opportunità di crescere e vincere in maniera sana. L’idea è nata a metà febbraio. Poi nel periodo dell’esercizio provvisorio abbiamo interrotto i lavori. Abbiamo sinceramente sperato che una delle due cordate per la salvezza del Parma F.C. avesse successo. Io rappresento un’impresa di grande importanza per la nostra città. Questa è un’avventura che condurrò a titolo personale. Non ha nulla a che fare con l’azienda. Molti sanno che sono milanista. Tuttavia l’accompagnamento che offrirò a questa squadra sarà totale”.
Queste le parole con cui Guido Barilla, in una conferenza tenuta presso lo stadio Ennio Tardini di Parma, ha parlato della nascita del nuovo Parma, grazie a una cordata di imprenditori locali, tra cui anche Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Angelo Gandolfi, Marco Ferrari, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti.
Il presidente della nuova società ducale sarà Nevio Scala, Marco Ferrari il vicepresidente e Luca Carra il direttore generale.