La finale del Campionato Europeo Under 21 2015 sarà Portogallo–Svezia: due squadre che provenivano entrambe dal girone B, quello dell’Italia, e che in semifinale hanno sconfitto le proprie avversarie con risultati convincenti.
Il Portogallo ha messo fine ai sogni di gloria della Germania, umiliandola con un perentorio 5-0, che rappresenta una delle maggiori disfatte tedesche in ambito europeo; la Svezia ha battuto i cugini scandinavi della Danimarca con un 4-1 che lascia poco spazio a recriminazioni danesi. Andando a ritroso nel girone, il Portogallo era arrivato in semifinale con un percorso senza sconfitte, vista la fondamentale vittoria di misura contro l’Inghilterra e i due pareggi contro Italia e Svezia; gli svedesi invece avevano ottenuto la seconda piazza, forte del successo sugli azzurrini e del pari già citato contro i lusitani.
Ma qual è la squadra favorita per l’assegnazione del titolo europeo? Il Portogallo ha mostrato continuità di rendimento, gioco collettivo ma anche interessanti individualità: sul piano tattico ha annientato la Germania, a detta di tutti la vera favorita del torneo, ed è riuscita a far imporre i propri giocatori cardine. William Carvalho ha dimostrato di essere pronto per grandi palcoscenici, in una posizione – quella del mediano – che non è mai facile da interpretare; Sergio Oliveira e Bernardo Silva hanno preso per mano i compagni e, con le loro giocate, hanno innescato quasi tutte le azioni lusitane; la velocità di João Mário ha aperto in due la non irreprensibile difesa tedesca. Senza contare l’apporto del portiere José Sá, fin qui il miglior interprete del suo ruolo.
La Svezia è stata la vera sorpresa del torneo, perché innanzitutto non era facile mettere dietro due potenze del calcio come Italia e Inghilterra; poi perché in semifinale ha mostrato cattiveria, cinismo, concretezza, doti che sono servite a sbaragliare una Danimarca che veniva data come favorita alla vigilia. Rispetto al Portogallo ha molte meno individualità, è una squadra più fisica ma sa muoversi bene anche col pallone tra i piedi, ben organizzata nel 4-4-2 diventato ormai marchio di fabbrica. Guidetti e Thelin formano una coppia ben strutturata e completa; Tibbling, simile nelle movenze a quel Thomas Brolin che giocava a Parma negli anni ’90, a volte diventa immarcabile e sa anche segnare.
Insomma, l’istinto e le statistiche indicherebbero il Portogallo quale favorita per la finale, ma il pronostico non è così schiacciante. Dipenderà molto anche dal grado di stanchezza e dalla concentrazione delle due squadre. Chi vincerà si porterà a casa la ventesima edizione del Campionato Europeo Under 21: nessuna delle due è riuscita ad accaparrarsi l’ambito trofeo, ma entrambe hanno già assaporato il gusto della finale. Le ambizioni della Svezia – nel ’92 – e del Portogallo – nel ’94 – furono spazzate via, in tutti e due i casi, dall’Italia di Cesare Maldini. Vedremo chi alzerà lo “scettro di Campione d’Europa”, comunque vada sarà una prima volta“.