All’Ander Stadium di Olomouc c’è solo il Portogallo. Una Germania che non t’aspetti viene asfaltata sul piano del gioco e dell’intensità agonistica con una cinquina di pregevole bellezza. Le reti di Bernardo Silva, Ricardo e Ivan Cavaleiro nel primo tempo e di João Mário e João Cancelo nella ripresa. Lusitani in finale, dove martedì sfideranno la vincente di Danimarca-Svezia.
La nazionale europea del joga bonito (ma attenzione: un solo gol subito in tre gare) contro la Mannschaft tutta solidità e potenza fisica. Per molti, in assenza di Italia e Inghilterra, Portogallo-Germania è una sorta di finale anticipata di questi Europei. Il ct tedesco Hrubesch lascia in panchina Meyer e si affida a Volland, schierando Geis fra le linee a far da guardia del corpo a Bernardo Silva. È proprio sulla stella del Monaco che punta forte Rui Jorge per innescare Ivan Cavaleiro e Ricardo Pereira. La prima frazione è tutta di marca portoghese: pressing alto e grande dinamismo. Al quarto d’ora lusitani già vicinissimi al vantaggio: Ricardo mette a sedere Günter, appoggia per l’accorrente Sergio Oliveira che spara di prima intenzione, ma maledice il palo. L’appuntamento col gol, però, è solo rimandato: asse in verticale Carvalho-Cavaleiro-Silva, con il gioiellino del Monaco che brucia ter Stegen sul primo palo. Germania non pervenuta, e un Portogallo su di giri trova persino il raddoppio su corner: per Ricardo, piazzato sul secondo palo, è un gioco da ragazzi ribadire in rete la spizzata di Paulo Oliveira. Che per i tedeschi sia serata no lo si capisce quando José Sá, inoperoso per buona parte della gara, è strepitoso su Kimmich e Younes e quando Ivan Cavaleiro trova l’incrocio per il 3-0 al termine di una grande azione corale.
Neanche il tempo di provare la carta Meyer, che i lusitani calano il poker: Silva, Ricardo, João Mário, con quest’ultimo che beffa ter Stegen dalla distanza, complice anche una leggera deviazione di Heintz. Partita chiusa con quaranta minuti d’anticipo, anche perché il Portogallo gioca a memoria e non lascia agli avversari nemmeno le briciole. I tedeschi, peraltro, appaiono confusi e danno l’impressione di non vedere l’ora di sentire il triplice fischio di Sidiropoulos, a maggior ragione quando i neo entrati Cancelo e Horta confezionano il quinto gol, con l’esterno del Málaga bravo ad anticipare una difensiva avversaria che sembra dormire. L’ultima “emozione” della gara è il secondo giallo che Bittencourt si becca in una dozzina di minuti: è lui l’emblema di una Germania nervosa, che non è mai entrata in partita. Il Portogallo, dunque, è la prima finalista e, dopo questa prova di forza, la vera favorita per il titolo continentale.
Il tabellino:
PORTOGALLO-GERMANIA 5-0 (3-0)
Portogallo (4-3-1-2): José Sá 7; Esgaio 6, Paulo Oliveira 6,5, Ilori 6,5, Guerreiro 6 (64′ João Cancelo 6,5); João Mário 7, W. Carvalho 7, Sergio Oliveira 7,5; Bernardo Silva 7 (50′ Rafa Silva 6); Ivan Cavaleiro 7 (46′ Ricardo Horta 7), Ricardo 7. A disp.: Fernandes, Bruno Varela, Figuereido, Venâncio, Rúben Neves, Tozé, Paciência, Medeiros, Mané. All. Rui Jorge 8.
Germania (4-1-4-1): ter Stegen 5; Korb 4,5 (87′ Klaus sv), Ginter 4,5, Heintz 4,5, Günter 4,5; Geis 4,5 (46′ Meyer 5,5); Younes 6, Can 5, Kimmich 5, Schulz 5 (50′ Bittencourt 4); Volland 5. A disp.: Leno, Horn, Knoche, Malli, Leitner, Demirbay, Arnold, Hoffmann, Gnabry. All.: Hrubesch 4.
Arbitro: Sidiropoulos (Grecia).
Marcatori: 25′ Bernardo Silva (P), 33′ Ricardo (P), 45’+1 Ivan Cavaleiro (P), 46′ João Mario (P), 71′ Ricardo Horta (P).
Note – Ammoniti: Esgaio (P), Kimmich (G), Bittencourt (G). Espulsi: 75′ Bittencourt (G) per doppia ammonizione. Recupero: 1′ p.t. / 2′ s.t.