Europei Under 21: la Svezia
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle squadre che saranno protagoniste nel prossimo Europeo Under 21 che si svolgerà in Repubblica Ceca: l’ultima squadra analizzata è la Svezia, inserita nel Girone B con l’Italia, l’Inghilterra e il Portogallo.
PERCORSO DI QUALIFICAZIONE – Dopo ben sei anni, la Svezia è riuscita a trovare nuovamente la qualificazione agli Europei U21 (nel 2009, tra l’altro, partecipò al torneo in quanto Paese organizzatore). Gli scandinavi, infatti, hanno concluso al primo posto nel loro equilibratissimo girone di qualificazione, finendo davanti alla Grecia e alla Polonia per un solo punto e alla Turchia per tre: la spettacolare vittoria per 4-3 ottenuta proprio contro i turchi all’ultima giornata, grazie alla tripletta di Olsson e al gol di Hiljemark al 93′, ha permesso alla Svezia di scavalcare la Polonia (sconfitta, invece, dalla Grecia per 3-1) all’ultimo respiro. La vera impresa degli svedesi, tuttavia, è arrivata nel play-off contro la Francia: dopo aver perso l’andata per 2-0, gli scandinavi sono riusciti a travolgere i francesi per 4-1 al ritorno, ottenendo così una qualificazione ritenuta impossibile alla vigilia.
L’ALLENATORE – Il commissario tecnico della Svezia Under 21 è l’esperto Håkan Ericson: figlio di Georg Ericson (CT della nazionale maggiore dal 1971 al 1979), il tecnico classe 1960 ha trascorso gran parte della sua carriera tra gli anni ’80 e ’90 in diverse società svedesi, prima di essere nominato allenatore del Norrköping nella stagione 2002-2003, squadra in cui anche suo padre aveva giocato e, successivamente, allenato. Nell’autunno del 2011, Ericson fu scelto dalla Federazione per sostituire sulla panchina della Nazionale Under 21 uno dei tecnici più importanti della storia del calcio svedese, Tommy Söderberg. Con Ericson, la Svezia U21 riuscì a vincere l’anno seguente il suo girone di qualificazione agli Europei 2013, ma ai play-off venne eliminata dall’Italia di Devis Mangia (doppia vittoria per gli Azzurri, 1-0 all’andata e 3-2 al ritorno). Stavolta, Ericson è riuscito a creare una squadra ancora più solida, un gruppo che potrebbe creare parecchi problemi alle ben più blasonate avversarie del Girone B.
LE STELLE DELLA SQUADRA – Il nome più illustre tra i convocati di Ericson è sicuramente quello dell’attaccante John Guidetti: ex Manchester City, la punta classe 1992 è reduce da un’ottima stagione giocata in prestito al Celtic, in cui ha realizzato 15 reti e 12 assist in 35 presenze. Forte fisicamente e con un buon fiuto del gol, Guidetti può essere il vero punto di riferimento offensivo di questa squadra, anche se la concorrenza in attacco non manca: durante le qualificazioni, Ericson si è spesso affidato anche al giocatore del Bordeaux Isaac Thelin, adattabile sia come ala sia come prima punta per la sua velocità e le sue straordinarie doti fisiche, e all’ex Parma Mikael Ishak, capocannoniere della squadra con 10 gol in 20 partite. In difesa, invece, è da segnalare la presenza del centrale del Beşiktaş Alexander Milošević: giocatore dotato fisicamente e forte di testa, ma, a differenza di molti compagni di reparto, ottimo anche con la palla a terra e nell’impostare il gioco. Il vero leader della squadra, tuttavia, è il capitano Oscar Hiljemark, il giocatore che, grazie al suo gol all’ultimo minuto contro la Turchia, ha permesso alla sua nazionale di passare il proprio girone di qualificazione: attualmente al PSV Eindhoven, Hiljemark è il faro del centrocampo svedese grazie alla sua intelligenza tattica e alla precisione nei passaggi. Questa edizione degli Europei Under 21 potrebbe essere la buona occasione per mettersi in mostra e attirare l’attenzione di altri club europei.
MODULO E TATTICA – Tendenzialmente, Ericson predilige come modulo un solido 4-4-2 che mantenga l’equilibrio generale della squadra. La difesa è composta da elementi forti fisicamente ma non sempre puntuali dal punto di vista tecnico e tattico: motivo per cui l’allenatore svedese sceglie sempre una coppia di centrocampisti bravi soprattutto in fase di impostazione (il capitano Hiljemark, appunto, assieme a Lewicki, Olsson o il “palermitano” Quaison) e due esterni veloci, tra cui spicca soprattutto Thelin. Ovviamente, considerando l’altezza media dei giocatori svedesi, le azioni che nascono dai calci piazzati sono il punto di forza di questa squadra. Basti pensare alla gara vinta contro la Francia nel ritorno dei play-off delle qualificazioni: la doppietta di Lewicki e il primo gol di Thelin sono infatti tutti arrivati da azioni nate da calcio d’angolo. Ericson potrà inoltre contare su un gruppo molto coeso, una squadra che, dopo aver eliminato una “big” come la Francia, arriva a questi Europei con grande fiducia: ecco perché questa Svezia, considerata almeno inizialmente l’anello debole del Girone B, potrebbe davvero rivelarsi la mina vagante di questo torneo.