Basket Serie A – Playoff: Sassari gela l’inferno del Forum e vola in finale. Milano cade 81-86

Tutto in una notte, l’atto finale della sfida tra Milano e Sassari. Il Forum di Milano è tutto esaurito, il colpo d’occhio è quello dei grandi eventi sportivi. La serie è in parità, 3 a 3, dopo le due vittorie consecutive della squadra di coach Banchi. L’ultimo trionfo, quello che ha permesso l’aggancio di Milano, è arrivato in terra sarda per 67-74. Gentile l’aveva promesso ai suoi tifosi: “Ci rivediamo mercoledì” per gara 7. Si rivede anche Hackett, che rientra dalla squalifica. Durante la stagione le due formazioni si sono affrontate per dieci volte: 5 vittorie a testa. Oggi si scontrano per l’undicesima volta, ed è quella che conta di più.

Palla a due tra Lawal e Samuels, due dei protagonisti delle passate sfide. È proprio il 24 in maglia rossa ad aprire le danze. Lawal ci mette qualche secondo in più a mettere il nome a referto, ma ci riesce acchiappando un pallone che vagava in aria e schiacciarlo a canestro. Ragland accede i diecimila del Forum, grande tripla del numero uno di Milano che data l’assenza di Hackett ha potuto mettersi in mostra e conquistare fiducia in campo. Dyson lotta e conquista un rimbalzo in attacco, alza il pallone e accorcia il distacco maturato dopo i primi 6 minuti di gara. Kadji trova la prima tripla dei crociati venuti dalla Sardegna.

Lo speaker urla ancora una volta il nome di Joe Ragland, momento strepitoso del giocatore ex-Cantù capace di mettere 3 triple su 4 tentate. Sanders prova a guidare i suoi, punta Gentile ma non riesce l’appoggio a canestro, la palla sbatte sul ferro e viene raccolta da Melli che può ripartite con la fase offensiva: Samuels firma, in contropiede, il massimo vantaggio Olimpia (19-11), gara subito in salita per la Dinamo. Sosa prova a rincorrere Milano, Kadji lo assiste, ne fuoriesce una buona tripla. Sacchetti è costretto a richiamare il 35 per motivi di falli, già due al termine del primo quarto, rientra in campo Lawal. Il neo entrato tenta una schiacciata ma si infrange sul primo ferro; la palla schizza tra le mani di Ragland che inventa un’alzata deliziosa per Brooks. Banchi richiama Moss e inserisce Hackett, assente nelle passate due gare per squalifica.

La Dinamo si affaccia al secondo parziale con Jeff Brooks, che in post trova i primi due punti della sua gara. Lawal in tap-in mette a referto altri due punti che ristabiliscono lo svantaggio sardo a -9. Milano leziosa in fase offensiva: Ragland cerca un alzata a canestro sbagliata da Brooks che permette alla Dinamo di ripartire e firmare il parziale di 6-2 in apertura di quarto (27-20). Niente da fare, Milano non rinuncia allo spettacolo, Brooks alza per Elegar che inchioda il pallone a canestro. Sanders trova il quinto punto consecutivo rischiando una tripla molto difficile che però e precisa e trova la retina. Ancora Dinamo, Dyson suona la carica con una buonissima tripla costruita coralmente dalla squadra ma gli arbitri annullano e segnalano il tiro da due (31-25). Sanders domina e aggancia il pareggio con un buon appoggio con penetrazione (31-31).

Momento no per Milano: Gentile cerca la penetrazione ma davanti a se trova un furbissimo Sanders che ottiene lo sfondamento. Brian Sacchetti fa saltare Moss con una finta e infila il pallone nel canestro, sorpasso Sassari. L’asse Samuels-Moss riporta in vantaggio Milano con uno scambio sotto canestro. Ragland lancia a canestro Samuels che viene fermato dalla stoppata irregolare di Jeff Brooks. Logan trova il suo primo canestro, e lo fa come solo lui sa fare, tirando da tre in modo perfetto: retina che si muove appena e tabellone che segna +2 per Sassari. Ultimo possesso per la Dinamo che spreca e non riesce ad incrementare il vantaggio. Squadre negli spogliatoi sul punteggio di 35-37.

Milano riparte con una brutta palla persa di Gentile, che costringe Ragland a commettere fallo per impedire il contropiede sardo. Il capitano non è ancora entrato in gara e il canestro continua a rispedire fuori i tiri del numero 5. Dyson allunga il vantaggio con un’altra bella tripla, due su tre per il giocatore di Sassari. Sanders schiaccia e mette a referto un parziale di 6-0, costringendo Banchi a chiamare time-out. Il Forum spinge i suoi, la reazione arriva da parte di Ragland, altro tiro da tre messo a segno (43-38). Sassari colpisce duro con punti e penetrazioni, Milano soffre e prova a rialzare il capo con Moss dalla lunga. Samuels viene richiamato in causa dai compagni, lotta sotto canestro e appoggio vincente del 24. Logan in allontanamento inventa un tiro da due che permette di mantenere Sassari a debita distanza dalle scarpette rosse.

Gentile rientra in campo: il boato del Forum lo accoglie e lo sprona a entrare più incisivamente nel match. Samuels dalla lunetta porta le squadre a solo due lunghezze di distanza (45-47). Jeff Brooks è costretto a commettere il terzo fallo personale nel tentativo di contenere il gigante con la maglia 24. La sfida nella sfida, Samuels contro Lawal, due giocatori che continuano a trascinare le reciproche squadre nel tentativo di farle prevalere: ogni scontro nel pitturato è firmato dai due lunghi. Milano difende con agonismo, costringendo la Dinamo a infrangere il limite dei 24 secondi, Sacchetti chiama il tempo: la squadra sta perdendo smalto e organizzazione tattica. Sosa cerca la tripla, il ferro gli nega la gioia, dall’altra parte Hackett non sbaglia, bomba del 23 e +2 per Milano (53-51). Sassari attacca ma la difesa dell’Olimpia appare straordinaria: unita e tatticamente ordinata tanto da permettere il recupero di palla e il fallo ai danni di Samuels che si dirige alla lunetta. Hackett segna e Dyson accorcia le distanze, tutto da rifare (57-54). Sanders penetra e subisce fallo: allo scadere del terzo quarto, per la prima volta nella gara Sassari ha la possibilità di tirare i liberi.

Ragland punta l’avversario, si smarca e segna il canestro che conduce Milano alla mini pausa in vantaggio per 54-51. Dyson apre le marcature dell’ultimo e decisivo quarto: sei palleggi e verticalizzazione che vale due punti più il ibero supplementare. La Dinamo ritrova il vantaggio con Sanders che mette a segno un’azione da tre punti (59-61) a cui risponde subito a tono il solito Samuels: finta che mette fuori gioco tre avversari e canestro. Minuti scanditi da sorpassi e contro-sorpassi, è una lotta punto su punto; a Samuels risponde Dyson, a Sanders ribatte Cerella. Milano riesce a crearsi un margine di vantaggio ma sul parquet gioca anche Shane Lawal da Sassari, in continua sfida personale con tutta la difesa milanese. I secondi scorrono a rilento, densi e ricchi, le squadre sentono il peso dei minuti e del pallone che tengono in palleggio. Nessuna delle due riesce a prevalere sull’altra, la tattica, l’attenzione e la precisione saranno le variabili che andranno a decidere l’ultima manciata di minuti ancora appuntati sul timer.

A due minuti dalla fine Jeff Brooks s’inventa una gran finta sulla linea del fuori, prende fallo e riesce a mettere nel cesto il pallone. Gioco da tre punti completato e distanza ridotta ad un solo punto. Sassari ha il possesso, la chiave è nel rimbalzo che permette extra-possessi fondamentali, purtroppo la fase offensiva è molto forzata e non regala punti d’oro. Sessanta secondi e punteggio inchiodato a 73-72. Ultimi secondi caratterizzati da pessime gestioni del pallone, la lucidità sfuma, il nervosismo la fa da padrone. Azione difficile da valutare, l’istante replay sancisce il possesso di Sassari con undici secondi per tentare il sorpasso.

Cerella fa il dobermanm su Sanders, che sparacchia e non trova il ferro. Hackett gestisce il possesso, palla a Gentile che spara, a rimbalzo ci va Cerella che si prende rimbalzo e fallo. Dalla lunetta ne mette due su due. Il tabellone segna 75-72, Sacchetti chiede il time-out per disegnare l’ultimo possesso con 9,57 secondi da giocare. Rimessa per Sassari, palla a Dyson che per difendere il pallone stende Melli ma subisce il fallo del numero 9. Si va ancora dalla lunetta. Dyson mette solo un libero, l’altro rimbalza sul ferro, in un groviglio di mani trova Sanders trova il pareggio. Si va al supplementare sul 75-75.

Altri cinque minuto di gioco: una serie che non vuole finire. Logan in arresto e tiro trova la tripla del +3. Hackett subisce fallo, dalla lunetta realizza solo uno dei due tiri concessi. Sassari concede un passaggio in area a Samuels che subisce ancora un fallo. Come Hackett, solo un libero a segno. Milano prova a sorpassare ma non riesce nemmeno con il tiro dalla lunga di Moss e Cerella. Punteggio fermo sul 77-78. Hackett si guadagna ancora una volta due liberi, li mette a segno e porta Milano sul +1. Logan, come il 23 di Milano, tira dalla lunetta e riporta i suoi avanti. Ancora un minuto da giocare. Logan penetra e alza il pallone mettendo a segno due punti pesantissimi (79-82). Gentile forza il tiro, Samuels tocca la palla che rimbalza fuori, portando un importante possesso a Sassari. La Dinamo ritenta la penetrazione ma sulla strada dei crociati c’è Moss con una stoppata decisiva che mantiene Milano in gioca. Il 34 di Milano ottiene un fallo a venti secondi dalla fine, dalla lunetta non sbaglia (81-82). L’Olimpia è costretta a mandare Dyson dalla lunetta per conservare secondi preziosi. Il numero 20 non sbaglia e allunga il vantaggio a +3. Gentile non è preciso al tiro e commette il fallo che giustizia i suoi. Brian Sacchetti dalla lunetta non sbaglia, e chiude la partita sul 81-86.

Sassari esce da questa serie forte di una capacità mentale superiore. La resistenza della squadra sarda ha prevalso sul talento dei giocatori di Milano. Sacchetti si gode la vittoria in attesa della seconda finalista che verrà decretata domani tra Reggio e Venezia.

EA7 MILANO-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 81-86 d1ts (25-14, 35-37, 59-55, 75-75)
Olimpia EA7 Milano: Brooks 4, Cerella 4, Elegar 2, Gentile 10, Gigli ne, Hackett 11, Kleiza ne, Melli 2, Moss 7, Ragland 16, Samuels 25, Tabu ne. All.: Banchi.
Banco di Sardegna Dinamo Sassari: Brooks 9, Chessa ne, Devecchi, Dyson 21, Formenti, Lawal 12, Logan 16, Kadji 3, Sacchetti 4, Sanders 16, Sosa 5, Vanuzzo ne. All.: Sacchetti.
Arbitri: Mattioli, Chiari e Bartoli.