Kerim Mrabti, classe 1994, svedese, di padre tunisino e madre finnico-svedese, è una delle sorprese che stanno consentendo, ai blucelesti di Stoccolma, di essere parcheggiati nella parte alta della classifica dell’Allsvenskan. Kerim è un tifoso passato dagli spalti al campo: da bambino entrò per la prima volta allo stadio in occasione di una partita dei preliminari di Champions League dei Blåränderna, ed era un accanito cacciatore di autografi. Ora è stato l’autore delle due reti che hanno consentito ai Järnkaminerna di rimontare i rivali dell’AIK, in vantaggio di due reti a zero alla Tele2 Arena in occasione dell’ultimo derby. Ha giocato nella U-19 e, ora, è titolare nella U-21 svedese, dove vanta 2 reti in 4 presenze. Trequartista naturale, è stato schierato anche al centro dell’attacco e, per le sue caratteristiche, non disdegna la fascia di destra dello schieramento avanzato.
Mårthen Bergman di Fotbolldirekt.se ha fatto due parole con Pelle Olsson, allenatore del Djurgården, e il discorso è caduto sul giovane trequartista, talentino nativo di Stoccolma ma cresciuto calcisticamente a Enköping, la cittadina sulle righe del lago Mälaren, nella Contea di Uppsala, non lontano dalla capitale svedese. “Mi piace molto” ha detto il tecnico “e potrebbe fare grandi cose nel nostro campionato. Lo scorso anno lo abbiamo osservato in Superettan nel Sirus, e lo abbiamo preso. Ha fatto una grande partita nel derby con l’AIK, e da quel momento non si è più fermato. È molto abile nel dribbling e nello scatto negli spazi brevi, salta l’uomo ed è imprevedibile”. Alla domanda sul potenziale del giocatore e sulla sua eventuale carriera, Olsson ha glissato con un “beh, ha davanti una buona carriera nel campionato svedese!” prima di sorridere sornione. Non è detto che l’allenatore non sappia qualcosa in più, magari riguardo alle visite interessate, nella tribuna della Tele2 Arena, di qualche osservatore con un passaporto britannico in tasca…