Sono quattro le partite che si sono giocate nella notte per i mondiali femminili in Canada. Le partite sono quelle valevoli per la prima giornata dei gruppi C e D e hanno dato luogo a tante conferme, ma anche a qualche sorpresa. Andiamo a vedere quindi i risultati.
SVEZIA-NIGERIA 3-3
Risultato a sorpresa a Winnipeg per la prima gara del girone D, visto che le meno quotate africane riescono a imporre il pareggio alle svedesi. Svedesi che vanno in doppio vantaggio nel primo tempo nonostante un’ottima partita della Nigeria. Sono i corner a far male alle africane, che subiscono l’autogol di Oparanozie e la rete di Nilla Fischer. Nella ripresa però nel giro di 3 minuti Okobi (che vince il premio come migliore in campo) e Oshoala regalano il meritato pari alla loro squadra. Sembrant con una deviazione sotto porta riporta avanti le svedesi, ma a 5 minuti dalla fine le nigeriane con un guizzo di Francisca Ordega trovano il gol del definitivo 3-3, che complica i piani della Svezia.
CAMERUN-ECUADOR 6-0
La prima partita del gruppo C a Vancouver viene vinta senza troppe difficoltà dal Camerun, che ne rifila ben 6 all’Ecuador. Le africane ci mettono più di mezz’ora a sbloccare il risultato con Madeleine Ngono Mani, ma da li la partita diventa in discesa e alla fine del primo tempo i gol sono già 3, grazie a Gaelle Enganamouit e al rigore di Christine Manie. Nella ripresa, complice anche l’espulsione del capitano delle sudamericane Ligia Moreira, la reazione non c’è e sono ancora le camerunensi a colpire con Enganamouit. Nel finale poi vengono assegnati altri due tiri dagli 11 metri per le africane, e sono Aboudi Onguene prima e Enganamouit poi a trasformarli in gol. Tripletta quindi per Gaelle Enganamouit, che porta così a casa anche il premio di migliore in campo.
USA-AUSTRALIA 3-1
Nella seconda partita del gruppo D a Winnipeg, le yankees non steccano l’esordio e battono l’Australia per 3-1, conquistando la testa solitaria del girone. Ma non è stato facile per le americane avere la meglio su un’Australia determinata, che darà filo da torcere di sicuro alle altre nel girone. Eppure all’inizio sembra tutto facile per le statunitensi, con Megan Rapinoe che dopo appena 12 minuti trova il gol del vantaggio dalla distanza, complice una deviazione. Ma le avversarie reagiscono con personalità e Lisa De Vanna dopo un quarto d’ora trova il pari, assistita da un gran passaggio di Michelle Heyman. La partita a questo punto si addormenta fino alla fine del primo tempo, e anche i primi minuti della ripresa regalano poche emozioni. Ma al quarto d’ora è Christen Press a trovare il gol che riporta gli USA avanti. Un quarto d’ora dopo ancora Rapinoe mette la firma sul match, con una progressione conclusa a rete. Il gol chiude definitivamente la partita e vale il premio di migliore in campo per la statunitense.
GIAPPONE-SVIZZERA 1-0
Nonostante i tre punti, le campionesse in carica giapponesi deludono le aspettative contro la matricola Svizzera. La vittoria infatti arriva soltanto grazie a un rigore ottenuto da Ando alla mezz’ora del primo tempo e trasformato da Aya Miyama. Fino a quel punto c’era stato qualche sporadico attacco senza troppa convinzione delle asiatiche. Dopo la rete, le svizzere provano a reagire mostrando interessanti doti tecniche, ma anche uno scarso peso offensivo. Ramona Bachmann in particolare porta spesso scompiglio tra le maglie difensive giapponesi, ma altrettanto spesso difetta di precisione e freddezza nella fase conclusiva. E cosi il Giappone, rischiando qualcosa ma anche colpendo un palo con Sugasawa, conserva il minimo vantaggio fino alla fine, portando a casa i tre punti che gli consentono di affiancare il Camerun in testa al gruppo C.