Copa América 2015 – tutti gli stadi della competizione
A pochi giorni dall’inizio della Copa América 2015, vi presentiamo i 9 stadi (in otto città del Cile) che ospiteranno le partite del torneo. Da Antofagasta, a nord del paese, fino a Temuco, centro-sud, la 44esima edizione del torneo sudamericano toccherà gli impianti più importanti della Nazione. Di seguito le schede di ogni stadio, in ordine alfabetico per città:
- Estadio Regional de Antofagasta, Antofagasta (21.178 posti)
Iniziamo il nostro viaggio in Cile dalla località più a nord, tra quelle scelte come sedi del torneo. Conosciuto ufficialmente come Estadio regional Calvo y Bascuñán, l’impianto viene “pensato” nel 1955, mentre Antofagasta è tra le città papabili per ospitare alcune partite della Coppa del Mondo 1962. Il progetto prende il via nel 1961 ma la città del nord del paese viene sostituita da Arica, e la costruzione dello stadio si dilata nel tempo. L’inaugurazione arriva nel 1964, con un impianto di forma ovale inserito in una conca naturale del terreno, con il risultato che parte delle gradinate si adagiano sul pendìo e il resto è costruito in cemento armato. Il lento deterioramento dell’edificio, però, consiglia le autorità locali per un’ampia ristrutturazione, avvenuta tra il 2011 e il 2013. La pista d’atletica – aggiunta nel 2006 – è stata mantenuta e l’ammodernamento ha rispettato l’impianto originale delle gradinate, avvolgendolo con una copertura in membrana semi-trasparente che si issa esternamente su pilastri a diverse altezze, in linea con i dislivelli dell’area. Si è ottenuto, così, un profilo curiosamente inclinato, di grande impatto visivo per i visitatori, che ha elevato lo stadio a simbolo architettonico della città. La squadra che usa abitualmente l’impianto è il Deportes Antofagasta, attualmente nella massima serie cilena e semifinalista nell’ultima coppa nazionale giocata.
- Estadio Municipal de Concepción, Concepción (33.000)
Altro impianto datato anni ’60, lo stadio di Concepción ha già ospitato l’edizione del 1991 della Copa América. Inaugurato nel 1962 sul progetto dell’architetto cileno Mario Recordón (già firma del Monumental di Santiago e dell’impianto di Antofagasta, appena visto in precedenza), aveva una struttura ovale piuttosto curiosa: il primo anello correva tutto intorno al campo, mentre il secondo era presente solo nelle due tribune principale, per una struttura che risultava “interrotta” sui lati dietro le porte. La ristrutturazione avvenuta negli ultimi tre anni, e costata circa 30mln $, ha portato l’intero impianto ad avere due anelli di gradinata attorno al campo, con l’aggiunta di una copertura completa costituita da tiranti e pannelli in membrana semi-trasparente disposti secondo una trama poligonale.
- Estadio La Portada, La Serena (18.243)
Classico ovale sudamericano, inaugurato nel 1952, anch’esso ha beneficiato di un’ampia ristrutturazione in vista di questa Copa América, che ne ha anche aumentato la capienza, passata da 12.000 a circa 18.000 posti. La pista d’atletica penalizza la visuale sul campo, ma la scansione strutturale delle gradinate è stata rivista e migliorata, con l’aggiunta di una copertura particolare nella sua conformazione: la struttura, infatti, si sviluppa su dimensioni diverse, coprendo interamente le due tribune centrali e riducendosi gradualmente verso le curve, fungendo più da “velario” che da effettivo riparo dalle intemperie.
- Estadio El Teniente, Rancagua (15.252)
A circa un’ora di auto da Santiago, lo stadio di Rancagua è stato quasi completamente rinnovato negli ultimi due anni. Inaugurato nel 1947, su pianta ovale, aveva l’inconsueta caratteristica di una curva totalmente staccata dalle due tribune laterali (quasi come i classici stadi all’inglese con gli angoli “vuoti”) ed era sede della squadra dei minatori di rame locali – proprietà della compagnia americana Braden Cooper Company – poi trasformatasi in Club professionistico, l’FC O’Higgins, inquilino attuale dell’impianto. Il nuovo progetto ha mantenuto il “distacco strutturale” tra la curva originale e le tribune, andando a inserire una copertura per le due gradinate laterali e rifacendo da zero 3/4 dello stadio, che ora poggia su solidi pilastri esterni in cemento armato lungo tutto il perimetro.
- Estadio Monumental David Arellano, Santiago (47.347)
Appena fuori dal centro della capitale, in zona sud-est, c’è l’Estadio Monumental, intitolato a David Arellano, calciatore cileno di inizio ‘900 considerato il fondatore del Colo-Colo, oggi il Club cileno più vincente. La costruzione dell’impianto si è snodata su più decenni, iniziata nel 1957 (ma il Colo-Colo utilizzava il terreno di gioco già dal 1946), interrotta dal terremoto del 1960 e terminata nel 1974. Nonostante i progetti iniziali fossero per uno stadio da 120.000 posti, la realtà portò a un impianto di circa 50-60.000 spettatori, ulteriormente modificato nel periodo più recente (l’impianto illuminazione è datato 1991). La particolare impostazione dello stadio del Colo-Colo lo rende tra i più “caldi” del Sud America: le gradinate infatti sono ricavate all’interno di una conca e terminano a soli 5m di distanza dal campo di gioco, posizionato a un livello più basso rispetto al piano stradale esterno.
- Estadio Nacional, Santiago (48.665)
Restiamo nella capitale per lo stadio più importante del lotto: l’Estadio Nacional, intitolato allo storico giornalista sportivo cileno Julio Martínez, è stato inaugurato nel 1938 e ha già ospitato partite del Mondiale, della Copa América e della Copa Libertadores. Il progetto originale, guidato dall’austriaco Karl Brunner, aveva prodotto un impianto ispirato all’Olympiastadion di Berlino, su pianta ovale, in cemento armato, con un’impostazione vicina ai dettami dell’architettura monumentale – in voga in Europa in quel periodo. La cavea era, ed è, costituita da due anelli di gradinata, entrambi con stessa inclinazione tali da sembrare un unicum che rende lo stadio ancor più imponente. Superfluo – forse – ma certamente doveroso ricordare che l’Estadio Nacional è stato anche luogo di prigionia, trasformato in campo di concentramento e detenzione dal regime di Pinochet, dopo il golpe del 1973. Dichiarato monumento nazionale nel 2003 (insieme alla statua del discobolo, El Pilucho, posizionata di fronte a uno degli ingressi) ha subìto opera di ammodernamento nel 2010, con il miglioramento di infrastrutture e servizi – mentre la costruzione di una copertura su tutto l’impianto è stata, per il momento, accantonata. Qui gioca le sue partite casalinghe l’Universidad de Chile, protagonista “insieme” al Colo-Colo del Clásico cileno più importante.
- Estadio Municipal Germán Becker, Temuco (18.936)
L’unico stadio non a pianta ovale (o similare), tra quelli che ospiteranno la Copa América 2015, è il Germán Becker di Temuco. Intitolato all’alcalde della città al momento dell’inaugurazione, nel 1965, era inizialmente uno stadio che strizzava l’occhio alla classica morfologia comune agli altri impianti sudamericani, con un piccolo anello (anche se interamente coperto) che correva tutt’intorno alla pista d’atletica e al terreno di gioco. La ristrutturazione del 2008 ha, invece, cambiato volto all’impianto, rinnovandolo del tutto: lo stadio ora si presenta su pianta quadrangolare, dallo stile anglosassone, con le tribune a ridosso del campo e una copertura integrale costituita da una membrana di produzione francese, perfetta per resistere alle condizioni climatiche piuttosto variabili tipiche della zona.
- Estadio Elías Figueroa, Valparaíso (23.000)
Non lascia molto spazio all’immaginazione, invece, l’impianto di Valparaíso, intitolato all’idolo locale Elías Ricardo Figueroa Brander, uno dei più forti calciatori cileni della storia. Inaugurato nel 1931 su pianta ovale, con un solo anello di gradinata, è stato praticamente ricostruito con i lavori del 2014. Il nuovo impianto è stato rivisto dal punto di vista strutturale, con un totale ammodernamento dei locali e dei servizi interni, ma ricalca la stessa impostazione dell’unico anello che corre tutt’attorno al campo da gioco. L’unico elemento architettonico originale preservato e re-inserito nel nuovo stadio è l’edificio d’ingresso aulico esterno alla tribuna principale. In stile art-deco, con elementi neoclassici, si intreccia oggi alla perfezione con i grandi schermi a led che coronano la facciata della tribuna e portano l’impianto in una nuova era. A Valparaíso è di casa il Santiago Wanderers, vincitore di tre campionati cileni, l’ultimo dei quali conquistato nel 2001.
- Estadio Sausalito, Viña del Mar (25.000)
Chiudiamo questo lungo viaggio tra gli stadi cileni della Copa América 2015, con il rinnovato impianto di Viña del Mar. Inaugurato nel 1929, la caratteristica principale dello stadio è la sua posizione: inserito in un contesto completamente naturale, tra il Lago Sausalito e il Golf Club Grandilla, l’Estadio Sausalito ha subìto un rinnovamento completo proprio in occasione del torneo continentale. E le linee guida del progetto sono andate nella direzione di legare il più possibile l’edificio con l’ambiente che lo circonda, valorizzandone le qualità di luogo vivibile dalla città anche al di fuori dello specifico evento sportivo. Per questo motivo l’edificio è avvolto esternamente da una fascia di materiale naturale che addolcisce la percezione visiva dell’edificio completo all’interno del bosco circostante. Uno degli impianti più belli di questa Copa América 2015 ospiterà, una volta terminato il torneo, l’Everton, squadra chiamata così in onore dell’omonimo club di Liverpool. L’Everton è al momento in Primera B, ma resta comunque la seconda squadra più vincente del calcio cileno al di fuori di Santiago (solo il Cobreloa può vantare più titoli).