Canada 2015, gruppo B: esordio ok per la Norvegia contro Thailandia

La nazionale norvegese non stecca l’esordio e a Ottawa si impone per 4-0 al cospetto della Thailandia, nazione esordiente di questa competizione mondiale. Con questo risultato le norvegesi ribadiscono la ferma ambizione di candidarsi per il passaggio del turno, nonostante la presenza della Germania nel girone.

In realtà sono le asiatiche a rendersi pericolose per prime, con Intamee vicinissima al gol dopo 5 minuti. Ma dopo il brivido iniziale, le scandinave non rischiano più nulla e al quarto d’ora sono già a cassetta grazie a una punizione ben calciata dal capitano Trine Ronning. A questo punto sale in cattedra Isabell Herlovsen che nello spazio di 5 minuti piazza prima un rasoterra micidiale e poi un preciso stacco di testa su un cross al bacio di Solveig Gulbrandsen.

La ripresa si apre con le norvegesi ancora in pieno controllo e al minuto numero 68 c’è gloria anche per Ada Hegerberg, che da pochi passi spedisce nella porta vuota un passaggio perfetto di Kristine Minde dopo una volata sulla fascia destra. A un quarto d’ora dalla fine ci sarebbe anche una chance dal dischetto per la Norvegia, ma Maren Mjelde si fa ipnotizzare da Waraporn Boonsing e il punteggio rimane quindi sul 4-0 finale.

Di seguito riportiamo le dichiarazioni dei due allenatori nel dopopartita.

Evan Pellerud, allenatore Norvegia: “La prima partita del torneo è sempre snervante. Siamo contenti per i tre punti, ma dobbiamo migliorare alcuni aspetti del nostro gioco per affrontare le altre squadre. Ma siamo pronti ad affrontare la Germania giovedì. Vanno comunque fatte le congratulazioni alla Thailandia per essersi qualificata alla competizione per la prima volta, è un ottimo risultato e la squadra a mio parere si è presentata bene.”

Nuengrutai Srathongvian, allenatrice Thailandia: “Abbiamo affrontato una squadra molto forte, imparando come funzionano le cose a livello internazionale. Ma segnare il primo gol ci avrebbe dato molto morale in più, visto che stavamo giocando contro una squadra superiore. Ma le mie giocatrici non mi son sembrate troppo preoccupate o nervose, anche se il livello è decisamente differente rispetto a quello a cui siamo abituate. Dobbiamo crescere ancor di più come squadra.