Argentina eliminata dai Mondiali Under 20, già alla fase a gironi. Alzi la mano qualsiasi appassionato che ci avrebbe scommesso due lire. Eppure, il destino ha voluto giocare un brutto scherzo alla giovanile albiceleste, che era sì inserita in un girone di ferro, con altre tre squadre che meritavano gli ottavi come minimo, ma ha dimostrato di dover ancora migliorare in freddezza e controllo della gara. La partita contro l’ottima selezione dell’Austria non ha avuto storia, gli austriaci non si sono mai visti in avanti, talmente erano imbrigliati dalla fame di vittoria dei sudamericani. Una fame di vittoria che è destinata a rimanere insaziata, poiché, nonostante un continuo bombardamento alla porta di Tino Casali (tra clamorosi errori e grandi parate), nemmeno un tiro è riuscito a entrare in rete. Uno 0-0 che fa volare in alto l’Aquila, ma affossa clamorosamente l’Argentina.
Panama è eliminata direttamente (perde 1-0 col Ghana), gli argentini sono terzi e possono dunque sperare nel ripescaggio. Accedono infatti agli ottavi le prime e le seconde classificate, insieme a quattro terze su sei, per arrivare alle sedici contendenti necessarie. Le possibilità sono pochissime: tre terze classificate (Nigeria, Uruguay e Fiji) hanno già tre punti, quindi sono meglio piazzate dell’albiceleste, che di punti ne ha solo due. L’unico modo per passare come ultima delle terze è che Myanmar-Nuova Zelanda e Senegal-Qatar terminino con un pareggio: la differenza reti con neozelandesi e senegalesi premierebbe la truppa di Grondona. Alle 11:00 ora italiana, ecco la notizia: la Nuova Zelanda vince contro i birmani e vola a quattro punti, mettendo l’ipoteca sul passaggio del turno.
L’Argentina è eliminata clamorosamente, dopo aver espresso un gioco più che soddisfacente. La gara contro Panama (2-2 finale) è una delle più belle viste fin qui, la sconfitta contro uno strabiliante Ghana (2-3 finale) è accettabile per come gli africani sono entrati in campo; ma oggi no, oggi si doveva solo vincere. Tino Casali e gli stoici austriaci non erano d’accordo. Ed ecco qui servita una disfatta per il calcio argentino giovanile, ancora una volta lontano da un risultato prestigioso nel mondo, ma senza dubbio una delle migliori fucine di talenti del mondo intero.