Verso Canada 2015 – tutti gli stadi della competizione
A pochi giorni dal via del Campionato Mondiale Femminile di calcio, vi presentiamo i 6 stadi (in altrettante città del Canada) che ospiteranno le partite del torneo. Da ovest a est, da Vancouver a Moncton, la rassegna iridata correrà lungo tutto il paese nordamericano. Di seguito le schede di ogni impianto, in ordine alfabetico per città:
- Commonwealth Stadium, Edmonton (56.302 posti)
Iniziamo il nostro viaggio attraverso il Canada con uno degli stadi più importanti del torneo. Il Commonwealth Stadium è il secondo impianto più grande della Nazione ed è in uso dal 1978, principalmente per il football americano ma anche per calcio, atletica e rugby (oltre a concerti ed eventi in genere). È uno stadio su pianta ovale, open-air (cioé, senza alcuna copertura) con due imponenti tribune centrali che sono il vero elemento architettonico dell’edificio. Suddivise in due anelli di gradinata, con una struttura autoportante per i riflettori, si interrompono drasticamente in prossimità delle curve dietro le porte, dove prosegue solo l’anello inferiore a completare l’ovale dello stadio. Il Commonwealth Stadium ha attraversato diverse ristrutturazioni e ampliamenti nel corso degli anni, pur essendo relativamente giovane, e proprio in occasione di quest’edizione dei Mondiali femminili ha visto la messa in opera di alcuni interventi mirati per lo svolgimento della competizione: il terreno di gioco è stato “ampliato” in prossimità dei corner, per lasciare più spazio esterno alle giocatrici (questione anche di sicurezza), oltre ai lavori già fatti nel 2013 sulle strutture degli spogliatoi e delle sale per i controlli doping, in ottemperanza alle direttive FIFA.
- Moncton Stadium, Moncton (10.000)
Ci spostiamo a ovest, nella piccola cittadina universitaria di Moncton, dove si giocheranno alcune partite della fase a gironi più un ottavo di finale. L’impianto è piccolo, inaugurato nel 2010 principalmente per i Campionati Mondiali Junior di atletica dello stesso anno, e fa parte del comprensorio sportivo dell’Università locale. Di base è costituito da due tribune principali permanenti (di cui una coperta), ma in occasione della rassegna mondiale verranno aggiunte altre due tribune provvisorie, in struttura tubolare, sui lati del campo dietro le porte, così da portare la capienza complessiva a circa 20.000 posti.
- Olympic Stadium, Montreal (61.004)
“The Big O”. Così viene soprannominato uno degli stadi più importanti del Nord America (e forse anche del mondo). Un gioiello architettonico prodotto dalla mente di Roger Taillibert in occasione dei Giochi Olimpici del 1976 – lo stesso architetto che in quegli anni aveva dato forma al Parc des Princes di Parigi. Dalla forma ovale, è dotato di una copertura mobile in kevlar (in opera solo dal 1987 e fino al 1992 per problemi strutturali) che viene retratta grazie ai sistemi meccanici presenti nella torre inclinata laterale all’impianto (175m, la più alta del mondo nel suo genere). Le forme degli elementi e delle linee dello stadio si rifanno al tema dell’architettura organica, richiamando soggetti di fauna e flora in genere. Oggi ormai poco utilizzato, anche per gli alti costi di manutenzione, è stato a lungo sede fissa di baseball e football americano, mentre i Montreal Impact di calcio ne fanno ancora uso per le partite più importanti.
- Lansdowne Stadium, Ottawa (24.000)
Meglio noto come TD Place, per ragioni di sponsor, è uno degli impianti sportivi più vecchi del Nord America. La prima struttura riconducibile a uno “stadio” è datata 1908 ma il terreno della zona era già luogo di eventi sportivi dal 1870 (equitazione e rugby, principalmente). L’impianto ha vissuto varie fasi, in particolare tra gli anni ’20 e gli anni ’60, con la tribuna principale sul lato sud, poi demolita e sostituita da una nuova struttura su due livelli, in uso fino agli anni 2000. Il rinnovamento completo dello stadio è poi avvenuto tra il 2011 e quest’anno, con la ricostruzione delle due tribune principali – in particolare la tribuna sud, oggi suddivisa su tre livelli, con una struttura di copertura che la avvolge esternamente fino a scivolare a terra come un involucro a forma di guscio.
- BC Place, Vancouver (54.500)
Un altro degli stadi-simbolo del Canada, il BC Place è stato inaugurato nel 1983, nel quadro dei lavori per l’EXPO 1986 a Vancouver. Era stato costruito come un impianto indoor ed era dotato di una copertura pressostatica – quella che, abitualmente, conosciamo come “pallone”, per la copertura dei campi da tennis nei circoli cittadini -, all’epoca la più grande del mondo nel suo genere. Dopo un danneggiamento alla struttura nel 2007, che ne aveva consigliato la sostituzione con una copertura provvisoria, il tetto dello stadio ha avuto il suo canto del cigno con le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali del 2010. Subito dopo la fine dei Giochi sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’impianto, tra cui l’installazione di una nuova tenso-struttura di copertura mobile, sull’esempio di quella presente alla Commerzbank Arena di Francoforte. Lo stadio è su due anelli continui di gradinate, che corrono lungo il perimetro del campo, ma per le partite di calcio viene aperto solo il primo anello – quello inferiore – per una capienza effettiva di circa 21.000 posti.
- Winnipeg Stadium, Winnipeg (33.422)
Conosciuto come Investors Group Field (dal nome dello sponsor, una compagnia locale di investimenti) si inserisce nel solco degli impianti tipicamente nordamericani, meno usuali per l’Europa calcistica, ma che daranno senz’altro una cornice ancor più importante all’evento iridato. Lo stadio di Winnipeg, abitualmente utilizzato per il football americano, come Edmonton e Ottawa presenta due imponenti tribune principali e due gradinate più piccole sui due lati dietro le porte. Il vero elemento caratterizzante del progetto firmato Raymond Wan è la copertura ondulata sospesa, per un impianto che regala una visuale eccezionale sul campo (anche se, paradossalmente, la forte vicinanza tra linee laterali e tribune ha portato l’effetto contrario – da alcuni posti dello stadio non si riescono a vedere gli angoli del campo, perché coperti dal pubblico sottostante).