Sta per partire il Mondiale di Calcio Femminile 2015 che verrà ospitato dal Canada dal 6 giugno al 5 luglio. Vediamo insieme qualche curiosità su questo Mondiale.
Partiamo proprio dal paese ospitante, il Canada. Questo Mondiale si gioca attraverso ben cinque fusi orari: Moncton, Montreal, Ottawa, Winnipeg, Edmonton e Vancouver si trova tra le otto e le quattro ore di differenza rispetto al meridiano di Greenwich e la finale si giocherà all’una di notte ora italiana. Non si giocheranno partite a Toronto in quanto la città canadese ospiterà i Giochi Pan-Americani pochi giorni dopo. Ogni gara sarà trasmessa live dalla BBC2, dalla BBC3 e dal loro sito con il commento di Jacqui Oatley e l’assistenza di Jonathan Pearce e Sue Smith, ex stella della Nazionale Inglese.
Parliamo ora del torneo: sarà il torneo più grande e più lungo della storia del calcio femminile. Le 24 squadre che si contenderanno il titolo giocheranno per quasi un mese con ben otto di loro al debutto assoluto: Camerun, Costa Rica, Ecuador, Costa d’Avorio, Olanda, Spagna, Svizzera e Tailandia. La Corea del Nord invece è stata esclusa da Canada 2015 dopo che cinque sue atlete sono state trovate positivi ai test anti-doping. Il Giappone è la detentrice in carica e dovrà temere gli Stati Uniti, la Francia e la Germania: possibili outsiders sono Svezia, Brasile, Canada e Norvegia. Attenti anche all’Inghilterra, a caccia di rivincita. Ogni torneo ne ha uno, e questo non fa eccezione: il girone della morte è sicuramente il girone D, con Stati Uniti, Svezia, Australia e Nigeria. Curiosità: la Colombia non ha mai segnato una rete nella fase finale di un Mondiale.
Soffermiamoci un attimo sulle giocatrici: parliamo prima dei giovanissimi talenti. Molto ci si attende da Asisat Oshoala, attaccante 20enne della Nigeria in orbita Liverpool e nominata dalla BBC calciatrice dell’anno e MVP dello scorso campionato mondiale femminile under 20. Il Canada si attende molto anche dalla sua centrocampista 17enne Jessie Fleming, star internazionale del Canada e già al debutto in nazionale a soli 15 anni, mentre l’Olanda punta molto sull’attaccante 18enne Vivianne Miedema, giocatrice di puro talento in forza al Bayern Monaco e già ribattezzata “la Arjen Robben del calcio femminile”.
Parliamo ora delle veterane: partiamo da Marta, stella 29enne del Brasile detta “il Pelè donna”, cinque volte vincitrice del Fifa’s female Footballer of the Year award e alla sua quarta partecipazione mondiale. Proseguiamo con Christie Rampone, capitano degli USA arrivata alla soglia dei quarant’anni e che non nasconde la voglia di alzare il trofeo, e concludiamo con Homare Sawa, centrocampista chiave del Giappone eletta MVP di Germania 2011 al recupero da una stagione travagliata dagli infortuni e alla sua sesta Coppa del Mondo a 36 anni. Curiosità: nell’ottobre del 2014 Steph Houghton, capitano dell’Inghilterra e del Manchester City, è diventata la prima donna a trovarsi sulla copertina della prestigiosa rivista Shoot magazine.
Chiudiamo con un ultimo dato: questo sarà il primo Mondiale in assoluto ad essere giocato su erba artificiale. La scelta della FIFA ha portato un nutrito gruppo di stelle del calcio femminile a citare in tribunale la FIFA per questa decisione “palesemente discriminatoria” ma la causa non ha avuto seguito ed è stata fatta decadere. Se il numero di infortuni non dovuti a scontri fisici dovesse essere di un certo livello, le condizioni del campo tornerebbero di nuovo alla ribalta.