Brack.ch Challenge League: Lugano promosso, retrocede il Biel-Bienne
Assieme alla Raiffeisen Super League è terminata, in Svizzera, anche la serie cadetta, che abbiamo comunque seguito, vista la partecipazione di Lugano e Chiasso, squadre del Canton Ticino, di lingua italiana. Il Torneo ha visto, come abbiamo già riferito, la vittoria con annessa promozione dei bianconeri luganesi; a questa bella affermazione, che vedremo in dettaglio in seguito, ha fatto eco la salvezza raggiunta dai rossoblù del Chiasso, grazie alla vittoria ottenuta in trasferta nell’ultima giornata, ai danni del LeMont, già matematicamente salvo. Un torneo che ha quindi principalmente parlato in italiano e i cui esiti finali consentiranno, nella prossima stagione, di avere una rappresentanza del Canton Ticino in entrambi i campionati professionistici elvetici. Un ottimo risultato per il calcio della Svizzera italiana che, nei primi anni del millennio, era stato caratterizzato soprattutto dai fallimenti societari: da quello proprio del Lugano nel 2003 al più recente, nel 2013, del Bellinzona, ripartito da zero e attualmente in testa nella 2/a divisione regionale ticinese, con un punto di vantaggio sulla seconda in classifica, in attesa dell’ultima partita della stagione, domenica 7 giugno a Giubiasco.
Retrocede, invece, il Biel-Bienne: per la squadra del Cantone di Berna, espressione calcistica dell’omonima città, sita nella regione bilingue del Cantone medesimo, una beffa, considerato che l’anno prossimo verrà inaugurato il nuovo stadio della squadra biancorossa, la modernissima Tissot Arena, che andrà a sostituire l’ormai vetusto Gurzelen, costruito nel 1913 e ristrutturato nel 1975, con una capacità di 3.000 spettatori. I numeri della squadra retrocessa sono senza appello: 33 i punti fatti (- 4 dalla penultima), 47 i gol fatti e ben 63 quelli subiti. Alla società bernese vanno comunque i nostri auguri per un’immediata risalita nel calcio che conta.
A campionato concluso, vediamo quindi un po’ di cifre riguardo a questo Lugano, che torna nella massima serie dopo 13 stagioni. Sono stati 74 i punti totali in classifica, frutto di 22 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte. I bianconeri sono andati a segno in 64 occasioni, subendo 31 gol (miglior difesa del torneo), con una differenza reti di +33. In fase realizzativa ha fatto meglio solo il Winterthur (65 centri, con però 49 reti subite). Sicuramente, molto del merito della promozione è da attribuire all’allenatore Livio Bordoli, ticinese, un raro profeta in patria, classe 1963, sulla panchina del Lügan dal 2013, assurto a simbolo di un movimento calcistico che, una volta tanto, ha fatto tutto da solo. L’allenatore può vantare una percentuale di incontri vinti sul totale di quelli giocati del 61/1% (22 vittorie su 36 incontri). Capocannoniere della squadra, con undici centri, il croato Marko Bašić, classe 1988, in Ticino dal 2008, centrocampista, 166 presenze totali in maglia bianconera, con 27 reti complessive segnate. Leandro Di Gregorio, classe 1992, terzino, di nazionalità elvetica, ha invece fatto segnare il maggior numero di assist: 10, ai quali ha aggiunto due gol. I bianconeri ticinesi vantano inoltre il miglior portiere del torneo (80% di parate rispetto ai tiri subiti nello specchio della porta: 112 su 140): Francesco Russo, italiano di Angera (VA), classe 1981, passaggi in Italia nel calcio semiprofessionistico datati primi anni del secolo (Avellino, Lecco, Virescit, Solbiatese, Palazzolo). Il portiere varesino ha giocato tre stagioni in Svizzera nel Chiasso (dal 2004 al 2007), tornando in Italia e restando, sempre tra i semiprofessionisti, fino alla stagione 2010/2011, quando dal Pergocrema è tornato in Canton Ticino, questa volta con i bianconeri. In questa stagione, il portiere del Lugano, oltre a vantare il miglior punteggio statistico nel rapporto tiri in porta/gol subiti, è risultato essere il giocatore con il maggior minutaggio in campo tra i componenti della sua squadra (36 le partite giocate, per un totale di 3183 minuti).
In quanto all’affluenza di pubblico a Cornaredo, il contatore si è fermato a 56.669 presenze totali, delle quali ben 17.000 nelle ultime tre decisive partite casalinghe, il che fa ben sperare per il prossimo campionato in massima serie. Ora, per staff e giocatori ticinesi, è il momento delle vacanze. La ripresa degli allenamenti è però fissata per il 16 giugno (la pausa estiva del campionato elvetico è breve, compensata da un’altra nella rigida stagione invernale). Vedremo cosa saprà fare la dirigenza in termini di campagna acquisti e cessioni.