A 90 minuti dalla Champions

Meno male che ci sono loro. Nell’ultima giornata della Serie A 2014-15, che assomiglia a una tournée di amichevoli di fine stagione più che all’ultimo atto di un campionato, ci sono loro. Stasera al San Paolo Napoli e Lazio proveranno a dar lustro a una Serie A senza più mordente e si giocheranno il terzo posto in classifica in novanta miseri minuti.

L’esito di un’intera stagione, e con esso quello delle finanze future, dipende da una sola partita. Quasi come giocarsi casa su un numero alla roulette e con un solo tiro a disposizione. Per l’occasione, il San Paolo rivestirà ancora una volta l’abito delle grandi occasioni, come ai tempi in cui si giocava contro Arsenal e Borussia Dortmund, e darà agli undici “scugnizzi” in campo una spinta non da poco per strappare l’unico risultato utile a disposizione: la vittoria.

Già, perché i tre punti di ritardo nei confronti degli uomini di Pioli possono essere azzerati battendo la Lazio e facendo valere quel preziosissimo, col senno di poi, 1-0 ottenuto dalla truppa di Benítez all’andata all’Olimpico. Proprio Benítez, condottiero amato e odiato in Campania, alla sua ultima presenza sulla panchina partenopea, vorrà salutare con un dolce ricordo, un ultimo regalo alla città: una Champions, che dopo la sconfitta di sabato scorso contro la Juventus, pareva un lontano miraggio.

Ma gli azzurri non avevano fatto i conti con il derby capitolino, in cui l’ipotesi “biscotto” non poteva essere contemplata e ancor meno accettata dalle due tifoserie. E non potevano nemmeno sperare che Yanga-Mbiwa (a secco in termini di gol da tre stagioni) potesse riaprire i giochi nei minuti finali. Ma il calcio dà e toglie quando meno te lo aspetti.

Lo sa bene la Lazio, che anche se ha a disposizione due risultati su tre, arriva all’appuntamento un po’ demotivata dopo le due sconfitte contro Juventus e Roma. Da una Coppa Italia e da un possibile secondo posto, con conseguente accesso diretto alla prossima Champions, al rischio di finire quarti, con un pugno di mosche in mano e il contentino dell’Europa League. I biancocelesti, poi, non sono bravi a pareggiare (cosa accaduta solo in sei occasioni quest’anno) e giocheranno come sono abituati a fare: all’attacco, lasciando spazi a Higuaín e compagni.

Ci aspettiamo una gran partita stasera, un confronto aperto che dia un pizzico di credibilità e spettacolo a un campionato che da diverse settimane si trascina lento, senza sorprese e che, onestamente, non vedevamo l’ora che finisca. Napoli e Lazio, date un senso a questa Serie A che cala il sipario. I riflettori, per una sera, saranno tutti per voi. A 90 minuti dalla Champions: per chi la gloria e per chi la polvere?

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Francesco Cucinotta