Giro d’Italia 2015, la presentazione della 18/a tappa

La diciottesima tappa del Giro d’Italia 2015 prevede la partenza alle 12:55 da Melide, il paese del canton Ticino famoso per aver dato alla storia tre importanti architetti, e l’arrivo, dopo 170 km, a Verbania, in Piemonte. Il percorso può essere visto come una sorta di anticipo del tappone di domani, la Gravellona-Cervinia, pianeggiante per quasi 124 km. Il lago Maggiore fa da sfondo, una perla blu del nostro territorio: i corridori, giunti a Verbania, proseguiranno sul lungolago per altri 40 km fino a Cannero Riviera per poi svoltare a destra per approcciare il Monte Ologno (GPM di prima categoria, percorso per la prima volta nella storia del Giro d’Italia).

È la vera difficoltà di giornata, una salita che dura ben dieci chilometri a una pendenza media del 9% con picchi del 10,2 e 13. Le asperità finiranno quando il traguardo sarà distante 32,7 km. Da questo punto la corsa cambierà repentinamente altre due volte: la serie di quattro saliscendi (sei km all’ingiù, due in salita, e altri tre di falsopiano) che taglierà le residue energie ai fuggitivi sarà interrotta solo ai -15 dalla picchiata verso il traguardo, tecnica nella prima parte con alcune curve insidiose. Gli ultimi tre km all’arrivo saranno interessanti solo per evidenziare l’abnorme e stucchevole amore che le amministrazioni comunali italiane riversano sulla costruzione di rotatorie, disseminandole lungo le nostre strade.

È l’ultima chiamata per i ritardatari di classifica, soprattutto per Fabio Aru (in cerca di riscatto dopo la delusione sul Mortirolo) e il costaricano Andrey Amador. Alberto Contador si muoverà? Dipenderà dal verificarsi di alcuni eventi eccezionali durante la corsa ma attenzione perché tutti si aspettano il suo affondo decisivo a Cervinia, domani: che il Pistolero abbia in serbo un contropiede clamoroso per chiudere i giochi già a Verbania non è da escludere. I bookmakers danno come “favorito” Giovanni Visconti pagando otto volte la giocata.