Cascati dal pero

Chi se lo aspettava? Nessuno, vero? Non se lo aspettava proprio nessuno che ci fosse corruzione anche nella FIFA, il massimo organismo calcistico mondiale. No, via, nessuno ha mai pensato che quella figura così carismatica, così severa e professionale qual è Joseph Blatter potesse avere degli scheletri nell’armadio. Siamo tutti, come sottolinea la frase quassù, nel titolo, “cascati dal pero”. Vero? Come sia potuto succedere, davvero, facciamo un’estrema fatica a spiegarcelo….

Già, un’immensa fatica, soprattutto dando un occhio all’operato della FIFA in questi ultimi anni, sempre limpido e genuino. Basta guardare neanche troppo lontano, per esempio ai mondiali brasiliani, con la costruzione di nuovi stadi, ora utilizzati e intelligentemente valorizzati a mesi di distanza. Quanti eventi organizzati, quanti impieghi garantiti, quanto denaro fatto circolare tra Europa e Americhe… e poi, il fine giustifica i mezzi, no? Lo spettacolo, in Brasile, andava garantito la scorsa estate, e chissenefrega delle polemiche pre e post. The show must go on, diamine! Povera FIFA, povero Blatter, una tale pasta d’uomo accusata di essere alla guida di una macchina corrotta e pericolosa.

E’ dal 1998 che il buon Joseph è a capo del massimo organismo calcistico. Un’era vera e propria. Oltre quindici anni di dominio assoluto. quattro mandati, concorrenza sbaragliata a ogni ri-elezione, tanti ostacoli da superare, alla fine sempre messi da parte. In un modo o nell’altro.

Eravamo ovviamente ironici più sopra, per chi non avesse colto. Blatter non ci è mai piaciuto, è un personaggio ambiguo, capace di accentrare il potere nelle sue mani, farsi amici potenti, annientare i nemici. Per anni ha manipolato il calcio a suo piacimento, muovendo montagne di soldi con una semplicità disarmante, e riuscendo perfino a plasmare l’informazione internazionale. Sì, ovviamente tutte cose che in altri ambiti, e in altre situazioni, qui in Italia abbiamo già visto. Ma ogni mondo è paese, no? Politica o pallone, poco cambia: quando girano soldi, quando ci sono personaggi loschi e con brama di successo, la musica è sempre la solita.

Cascati dal pero, dunque, noi? Traetele voi le conclusioni. Diteci voi se ci aspettavamo o no qualcosa del genere, e se qualcuno di noi avrebbe mai potuto realmente considerare Blatter un presidente ingenuo e innocente. Diteci voi, soprattutto, se questo calcio è bello così, con il Siviglia che batte in finale un coriaceo Dnipro, vince la seconda Europa League in due anni, ma non può prendersi le copertine dei giornali perché c’è uno scandalo enorme di cui parlare. Diteci voi se questo è sport.

Diteci voi se tutto questo è giusto.

Diteci voi se dobbiamo sperare che cambi qualcosa, in un mondo in cui le poltrone sono quelle, e i culi che si siedono sopra sempre i soliti. Sarà che di speranza ne abbiamo ancora poca, perché nel calcio girano soldi, e i soldi attirano le mosche. Per cambiare il mondo, lo sport, il calcio, c’è bisogno di aprire occhi e orecchie, e cacciare a pedate chi prova a spegnere speranze e passioni.

Non c’è più sordo di chi non vuol sentire.

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Alex Milone