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La “lunga estate caldissima” degli allenatori

Novanta minuti ci separano dalla fine del campionato. Poi, come ogni anno, il rompete delle righe delle squadre e l’arrivederci a luglio. L’attenzione di tutti si sposterà quindi dal campo al mercato e i protagonisti diventeranno i calciatori e i loro procuratori, con i telefonini che squilleranno di continuo. Ma mai come quest’anno, probabilmente, saranno roventi anche le linee che riguardano gli allenatori.

Sono poche le squadre che sanno già chi le guiderà anche il prossimo anno: Allegri, dopo la fantastica stagione in bianconero – che potrebbe diventare addirittura fantasmagorica, nel caso di realizzazione del Triplete – rimarrà sicuramente alla Juventus; Mancini sembra ancorato fortemente alla sua panchina nerazzurra e anche Rudi García, dopo essere stato messo sulla graticola per il calo della sua Roma, potrebbe conservare il posto. Senza dimenticare Pioli, artefice della bella stagione della Lazio. Per le altre squadre, invece, un grosso punto interrogativo: l’impressione è che la fitta trama di allenatori sia legata da un filo sottile e che mosso uno, si muovano anche tutti gli altri.

Il Napoli sarà quasi sicuramente alle prese con la sostituzione di Benítez, destinato a prendere il posto di Ancelotti al Real: il nome più gettonato sembra essere quello di Siniša Mihajlović che, nel caso di partenza per il capoluogo campano, libererebbe il posto di allenatore alla Sampdoria. Nella Genova blucerchiata sembra una lotta a due tra Zenga e Sarri, con quest’ultimo che dovrà prima rescindere con l’Empoli. Anche Montella sembra, con il passare dei giorni, sempre più lontano da Firenze: qui radio-mercato parla di una volata a tre Di FrancescoDonadoniSpalletti. A Udine sembra finito l’idillio con Stramaccioni e Colantuono sembra il più serio candidato alla sua sostituzione.

Un discorso a parte lo merita il Milan: i vertici rossoneri vorrebbero Ancelotti quale “cavallo di ritorno” per tornare ai livelli di un tempo, ma la corte serrata che Galliani sta facendo all’ex tecnico è appena sbocciata. Si valutano alternative, in lizza ci sono tanti allenatori (da Unay Emery a Spalletti, da Prandelli allo stesso Montella), anche se la sensazione è che vada costruito prima un progetto tecnico di rilievo che possa rilanciare il Milan e quindi convincere allenatori importanti.

Siamo solo agli inizi, quel che è certo è che sarà “una lunga estate caldissima”.