Basket Serie A – Playoff: dove arriverebbe questa squadra “fantasma”?
Otto squadre prendono parte alla griglia di partenza dei playoff della Serie A: la Virtus Bologna, sorpresa del tabellone, è comprensibilmente uscita dopo sole tre gare, mentre Trento, che da neopromossa si era sorprendentemente issata fino al quarto posto, ne ha impiegate quattro per uscire sconfitta da Sassari.
Ancora tutto da decidere nell’altra metà del tabellone: sempre valido il fattore-campo in Venezia-Cantù, e due ribaltoni per quanto riguarda Reggio Emilia-Brindisi. Ma, come è normale, la stagione è alla svolta finale, ed è questo il momento in cui escono fuori i giocatori “veri”. Solo per guardare a Venezia-Cantù, Feldeine viene da sei gare consecutive in doppia cifra, ma dall’altro lato bisogna pensare a Jeff Viggiano: l’arrivo di Aradori poteva togliergli spazio, e invece in gara3 ha sfoderato il meglio del proprio repertorio, con 17 punti e 9 rimbalzi (5 offensivi). In Reggio-Brindisi, impressionante Lavrinovič: 17.3 punti in 18 minuti e spiccioli.
In attesa degli esiti finali dei quarti, però, cominciamo a guardare al resto della Serie A: quella che è già in vacanza, o quelli che meriterebbero la vetrina finale ma hanno giocato in squadre che non ce l’hanno fatta. Quindi: facciamo un po’ di fantamercato, provando a costruire la migliore squadra di esclusi-dai-playoff. Formula: 5 stranieri senza limite di passaporto, più cinque italiani (massimo un naturalizzato). Regola ulteriore: rubare da tutte e otto le squadre, e mai più di due giocatori.
Non è in vacanza (sta giocando i playoff spagnoli con il Gran Canaria), ma non si può non partire da Luca Vitali: a Cremona ha giocato da prima punta e ha mostrato numeri e cifre di tutto rispetto per il nostro campionato (quasi 32 minuti di utilizzo, con 12.5 punti, 5.7 assist e altrettanti rimbalzi, e 5.6 falli subiti). Anche se non è una guardia classica (al più un’ala piccola), una scelta obbligata va spesa per LaQuinton Ross (Pesaro): terzo marcatore del campionato (17.1 punti di media), con Vitali completa una coppia molto fisica; rimedieremo con la panchina per una guardia vera o due.
Il parco ali si potrebbe aprire con Yakhouba Diawara: autore di una stagione non esaltante a Varese (13.2 punti con medie rivedibili, e 4.2 rimbalzi di media), ha però dalla sua l’esperienza internazionale, e soprattutto la capacità di giocare anche guardia (potendosi scambiare con Ross). Scendendo più sotto canestro, ci si potrebbe orientare sulla coppia formata Ndudi Ebi (Roma) e Oderah Anosike (Avellino): il primo ha sfiorato i 10 punti di media in 20 minuti di utilizzo e, a parte il carattere a volte strafottente, è stato una delle poche certezze capitoline; su Anosike poco da aggiungere se non che è stato il miglior rimbalzista del campionato (10.9 di media, di cui 4 offensivi) e, per qualità prezzo, si conferma tra i migliori.
Scendendo in panchina, possiamo permetterci un playmaker americano come Ronald Moore (Caserta): molto rivedibile al tiro (41% da 2, 20% da tre) ma specialista dell’assist (5.2 di media a partita), con un quintetto che ha già tanti punti nelle mani potrebbe essere comunque un lusso. Esauriti i visti per gli stranieri, restano da fissare soltanto le caselle dei quattro italiani: ancora guardia e ala piccola intercambiabili con Daniele Cinciarini (Pistoia) e Michele Antonutti (Caserta) a dare energia e raffiche di tiri da tre, sotto le plance possiamo annoverare l’esperienza e la malizia di Sandro Nicević (croato di passaporto italiano, da Capo d’Orlando) e la mano morbida (60% da due, anche se su soli 50 tentativi, e 3.2 rimbalzi in 11 minuti) di Daniele Magro (Pistoia) per dare fiato ai lunghi.
Con un occhio ai passaporti e un altro al portafoglio, sulla carta è una squadra che non sfigurerebbe. Ma le squadre fatte sulla carta, come questa, sono discutibili e lasciano il tempo che trovano (andrebbero verificate alla prova dello spogliatoio, prima ancora che del campo). Il dato di fatto è che tanti protagonisti del campionato non hanno avuto l’onore di prolungare la stagione, ma a dimostrare che anche loro sono giocatori “veri” arriveranno presto le sirene del mercato.