Mondiali Under 20 2015: il Girone C, squadre e stelle
A pochi giorni dall’inizio dei Mondiali Under 20 2015, comincia il nostro viaggio alla scoperta dei sei Gironi che daranno vita alla prima parte della manifestazione. Un’analisi per cercare di conoscere meglio le ventiquattro squadre nazionali giovanili che prenderanno parte alla rassegna, che si terrà in Nuova Zelanda dal 30 maggio al 20 giugno.
Oggi è il turno del Girone C, a cui prendono parte il Qatar, il Senegal e le due favorite del gruppo: Colombia e Portogallo. Quasi tutte le partite si disputeranno al Waikato Stadium di Hamilton, nell’Isola del Nord e a 130 km da Auckland, tranne il big match Colombia-Portogallo, che si terrà all’Otago Stadium di Dunedin, città che trova nel sud del Paese.
Qatar – Com’è lontano per la giovane Al Ennabi quel mitico secondo posto ottenuto in Australia nel 1981 (sconfitti in finale contro la Germania). Da allora, il vuoto. Il Qatar, infatti, si appresta a disputare la sua terza edizione dei Mondiali U20, dopo quella dell’81 e del 1995, in cui i giovani Maroon, padroni di casa nell’occasione, uscirono ai gironi. Vent’anni dopo, però, si presentano con credenziali mica da poco: campioni asiatici Under 19 nel 2014 in Myanmar. Basterà? Chi lo sa, l’impressione è che a questo punto sia già un successo esserci.
Il Commissario Tecnico è Félix Sánchez, uno spagnolo di quarant’anni che ha lavorato in passato anche nello staff del Barcellona. Già selezionatore dell’Under 17 qatariota, nel 2013 ha sostituito l’olandese Marcel van Buuren, conducendo l’Under 19 all’affermazione continentale in Myanmar. Ora prova il miracolo con una rosa di giocatori che per metà giocano in Europa (ben sei militano nel Kas Eupen belga). Tra quelli da tenere d’occhio, c’è il centrocampista Ahmed Doozandeh, classe ’95, eletto miglior giocatore in Myanmar e gli attaccanti Akram Afif (’96) e Ahmed Al Saadi (’95), quest’ultimo capocannoniere con 5 centri nello scorso Campionato Asiatico Under 19.
Colombia – Los Cafeteros si apprestano a disputare il nono Mondiale U20 della loro storia e il terzo consecutivo dopo l’edizione ospitata nel 2011 (eliminati ai quarti dal Messico) e dopo quella del 2013 (fuori agli ottavi). Il miglior risultato ottenuto, però, rimane quello del 2003 negli Emirati: 3° posto battendo nella finalina l’Argentina di Mascherano e Tévez. Tre volte campioni nel Sudamericano Sub-20 (1987, 2005 e 2013), sono reduci dal secondo posto ottenuto a febbraio in Uruguay, gran biglietto da visita per sognare in grande anche in Nuova Zelanda.
Il Commissario Tecnico è Carlos Restrepo, un colombiano di 54 anni che ha allenato in Colombia, Venezuela, Costa Rica e Honduras e che dal 2012 è selezionatore dell’Under 20 del proprio Paese. I risultati sono dalla sua: campione al Sudamericano nel 2013, seconda piazza quest’anno. Una squadra quadrata questa colombiana: subisce poco (solo 5 gol in nove gare in Uruguay) e ha grande qualità davanti. Fra i nomi da annotare c’è sicuramente Jeison Lucumí, classe 1995 giocatore dell’América de Cali, considerato il nuovo Cuadrado e autore di 4 reti nel torneo sudamericano. Occhio anche al centravanti Rafael Borré (’95) e al trequartista Jarlan Barrera (’95). Infine, Andrés Tello: giovanissimo del ’96, ha convinto gli osservatori della Juventus allo scorso Viareggio. Può giocare terzino destro o centrocampista. In Italia, di certo, qualcuno lo osserverà con attenzione.
Portogallo – La Selecção U20 si appresta a disputare la sua decima edizione dei Mondiali e lo farà da bi-campione, visto che è riuscita nell’impresa di vincere per due volte consecutive (1989 e 1991). Quella era una “generazione d’oro”, guidata da Carlos Queiroz in panchina e da Rui Costa in campo. Nel ventennio successivo, però, poco e niente: 3° posto nel ’95 e una finale, persa contro il Brasile, nel 2011. Il secondo posto agli Europei U19 (finale persa 1-0 contro la Germania), comunque, fa del Portogallo una seria candidata per il titolo continentale.
Il Commissario Tecnico è Hélio Sousa, portoghese doc di 45 anni ed ex bandiera del Vitória Setúbal, l’unica squadra della sua carriera da calciatore e la prima da allenatore. Dal 2010 alla guida delle nazionali giovanili lusitane e per la serie “lui sì che sa come si fa”, basti pensare che Hélio era nella rosa dell’Under 20 che nell’89 si laureò campione in Arabia Saudita. Tecnica al di sopra della media, come da tradizione, grande attitudine offensiva ed equilibrio fra i reparti (solo 3 gol subiti agli Europei, contro gli 11 realizzati) queste le armi del Portogallo. Fra i giocatori da tenere d’occhio, su tutti, spicca Marcos Ronny Lopes, trequartista del ’95 in prestito al Lille dal Manchester City. Ha già esordito in Ligue 1 e segnato tre reti. Attenzione anche ad André Silva, attaccante del Porto (classe 1995), primo a segnare quattro gol in una sola partita agli Europei U19.
Senegal – I giovani Leoncini africani sono all’esordio assoluto ai Mondiali U20. E pensare che si sono qualificati in maniera quasi rocambolesca: a un passo dall’eliminazione nel girone della Coppa d’Africa Under 20, organizzata proprio in Senegal, hanno ribaltato il punteggio negli ultimi minuti della gara contro il Congo (da 2-3 a 4-3), conquistando così la semifinale. Superato anche il Mali (2-1), si sono arresi alla sola Nigeria in finale (1-0). Un secondo posto che dà fiducia, anche se sarà un’impresa superare il girone.
Il Commissario Tecnico è Joseph Koto (classe ’60), un senegalese alla guida del Senegal: prima l’Under 23, poi la Nazionale maggiore nel 2012, però senza fortuna (esonerato dopo qualche mese a seguito di una sconfitta contro la Costa d’Avorio nelle qualificazioni alla Coppa d’Africa). Ora al servizio dell’U20, condotta per la prima volta nella sua storia alla fase finale dei Mondiali. La squadra africana ha messo in mostra un grande gioco offensivo, ma una scarsa solidità dietro (10 gol subiti in cinque gare nell’ultima rassegna continentale). In vetrina due centrocampisti offensivi, che sono stati inseriti nell’undici ideale della Coppa d’Africa U20: Ibrahima Wadji (’95) e Sidy Sarr (’96). Entrambi giocano in patria e Sarr è diventato una sorta di eroe nazionale grazie alla doppietta messa a segno in quattro minuti contro il Congo, che ha di fatto consentito ai giovani Leoni di qualificarsi a Nuova Zelanda 2015.