Ci ha messo il minimo indispensabile, come ci si aspettava: l’AEK Atene ottiene il ritorno in Super League appena due anni dopo il fallimento e la retrocessione in terza serie. Nessun club delle serie minori poteva competere nel lungo periodo con una corazzata costruita per vincere, che avrebbe detto il suo anche nel massimo campionato. Le statistiche del Girone Sud della Football League sono impietose: nessuno ha saputo sconfiggere la bicefala. Solo l’Iraklis Salonicco nel Girone playoff, ma è un’altra storia, poiché il semidio sarà l’altra promossa in Super League, salvo cataclismi e un recupero formidabile dell’Apollon Smyrni o del Larissa.
Tornando all’AEK, è proprio la vittoria nella gara di ritorno contro l’Iraklis a garantire la matematica certezza della promozione, ma, anche solo guardando i dati della squadra, questa non era mai stata in discussione. In difesa, tra gli altri, spiccano Kolovetsios, Lampropoulos e Bakakis, gente titolare in Super League; in mediana Johannsson e Anakoglou; Aravidis punta centrale, con dietro Platellas, Mandalos e Barbosa. Insomma, il potere economico di Melissanidis non aveva eguali nei bassifondi e sarà di prim’ordine anche nell’Olimpo, dove ci aspettiamo di vedere l’AEK in men che non si dica. Le ateniesi, i portuali e l’altra bicefala sono avvisati: i gialloneri si son rialzati.