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Contador già padrone di questo Giro d’Italia. Aru ottimo secondo. Deludenti Porte e Uran

Giunto ormai anche il secondo giorno di riposo, il Giro d’Italia 2015 si dirige spedito nella terza e ultima settimana di corsa, che, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe incoronare Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) come padrone incontrastato della “corsa rosa” (per “El Pistolero” si tratterebbe del terzo successo al Giro, considerando anche quello, poi revocato, del 2011).

In gran forma, in queste due settimane lo spagnolo ha dominato ovunque, sia in salita e sia nella straordinaria cronometro di Valdobbiadene, senza dimenticare la caduta nella prima settimana che ne ha compromesso il proseguimento della competizione e l’insufficiente supporto della squadra, con i vari Kreuziger, Basso e Rogers che non sono mai riusciti ad aiutarlo quando la strada ha cominciato a impennarsi.

Chi invece la squadra l’ha avuta ma non ha saputo sfruttarla a dovere è stato Fabio Aru (Astana): il sardo ha fatto lavorare molto i suoi, basti pensare ai vari Rosa, Tiralongo, Cataldo e Kangert, ma la tattica della formazione kazaka è stata molto confusa e quasi autolesionista nei confronti del giovane capitano.

Il fondo è stato toccato sicuramente nella tappa di ieri, la quindicesima tappa con arrivo a Madonna di Campiglio che ha visto trionfare proprio il compagno di squadra di Aru, Mikel Landa: i due dell’Astana erano rimasti soli insieme a Contador e per staccarlo hanno cominciato a scattare continuamente, peccato però che questa strategia ha penalizzato il sardo che, a ogni scatto di Landa, andava sempre in difficoltà.

Mikel Landa, all’inizio della terza settimana di corsa, può essere considerata la sorpresa di questo Giro d’Italia, insieme a Andrey Amador (Movistar): i due sono rispettivamente quarto e terzo in classifica generale e finora hanno dimostrato di saper comportarsi bene anche in salita.

Chi invece ha deluso, e lo ha fatto alla grande, sono stati Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep) e Richie Porte (Team Sky), che due settimane fa avevano importanti ambizioni di classifica: i due in salita hanno tenuto raramente il passo dei migliori, mentre nella cronometro di Valdobbiadene, in cui potevano anche dire la loro con una buona prestazione, hanno fallito ancora una volta accumulando diversi minuti di ritardo da Contador.

Infine, per quel che riguarda gli italiani, oltre alle considerazioni fatte fin qui sull’ottimo Fabio Aru, secondo nella classifica generale, ben sei sono state le vittorie di tappa dei nostri connazionali, con i vari Viviani (Team Sky), Formolo (Cannondale-Garmin), Ulissi (Lampre-Merida), Tiralongo (Astana), Boem (Bardiani-CSF) e Modolo (Lampre-Merida).