Genoa-Inter, le parole di Perin e Pavoletti

Dopo un Genoa-Inter colmo di emozioni, riportiamo le parole di due protagonisti come Pavoletti e Perin. L’attaccante ha infiammato Marassi con la rete del pareggio mentre il numero 1 rossoblù ha congelato il risultato sul 2-2 prima della capocciata di Kucka.

Una grandissima vittoria, forse una delle migliori cinque; attacca così la saracinesca genoana, prima di rispondere alle domande sulla compattezza del gruppo e sulla licenza UEFA: “Il nostro è un gruppo meraviglioso, ci aiutiamo l’uno con l’altro e siamo fratelli, non solo compagni di squadra. Siamo stati bravi a inizio stagione ad amalgamarci e questi sono i frutti, siamo tutti ragazzi tranquilli e non c’è nessuno che rema contro. Non abbiamo mai pensato a discorsi extra-calcistici, siamo sempre entrati in campo per fare la prestazione e cercare la vittoria”.

Stasera l’Inter ci ha messo in grossa difficoltà con il palleggio, anche a Milano avevamo sofferto, ma alla fine il Genoa ha avuto più cuore. È questo che si meritano i tifosi di una piazza così: una squadra che lotti per certi obiettivi, come un piazzamento in Europa”.

Tocca poi a Pavoletti raccontare le sensazioni al termine della partita e, ovviamente, non manca la domanda sul suo futuro-passato: “No no, la quota con il Sassuolo è già fissata, io penso solo a fare bene e come mi trovavo bene in Emilia mi trovo benissimo anche qui, mi piacerebbe rimanere è logico, chi non vorrebbe? Sognavo serate del genere, dove potevo essere protagonista; il mio è stato un percorso più lungo degli altri, passando da categorie inferiori che mi hanno dato tanto in termini di valori”.

“Si segno tanto ultimamente ma non vedo l’ora di andare in vacanza! È stata una grande stagione, molto dispendiosa. Sono cresciuto tanto grazie a Gasperini: prima facevo un sacco di spallate e arrivo poco lucido sotto porta, ora penso solo a fare gol. Idoli? Beh, sono cresciuto nel mito di van Basten e del Milan “olandese”. Al momento della rete non ho pensato, ho provato a girarmi e calciare, se impieghi tempo a riflettere perdi l’attimo”.